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Cremo, inverti il trend
Cremo, inverti il trend

La Cremo trova la seconda vittoria su due contro squadre calabresi: e venerdì arriva il Crotone

La Calabria porta bene. Dopo la bella vittoria in rimonta arrivata a Reggio Calabria, la Cremo torna con il bottino pieno anche da Cosenza. Merito di una prestazione matura in cui Pecchia ruota sapientemente la rosa e trova tre punti strameritati. E venerdì allo Zini arriva il Crotone..

MEZZA SQUADRA – Si ripartiva dalla buona prova di martedì contro il Frosinone in cui la grande mole di gioco della Cremo aveva partorito solo un golletto. Nonostante ciò Pecchia decide di cambiare mezza squadra, ben cinque giocatori di movimento su dieci. Oltre allo squalificato Castagnetti, escono dai titolari anche Ciofani, Sernicola, Zanimacchia e Okoli. Entrano Crescenzi, Ravanelli, Buonaiuto, Baez e Bartolomei. Gli ultimi due tornano a giocare dall’inizio dopo più di un mese, dalla gara contro il Pisa di fine ottobre.

ATTACCO VELOCE, RITMO LENTO – Lo spartito della partita è chiaro fin da subito. La Cremo gestisce il possesso palla (che arriva presto oltre il 65%) mentre il Cosenza sfrutta le ripartenze con la velocità di Caso. Che effettivamente ha subito un’occasione, causa una linea grigiorossa non proprio irreprensibile. Dopo lo spavento la Cremo si sistema, Bianchetti e Ravanelli prendono le misure. Il ritmo però è lento. Complice un terreno di gioco non proprio irreprensibile i grigiorossi faticano a trovare l’uomo libero sul lato debole. Strizzolo, schierato da prima punta, trova spazi solo allargandosi a sinistra, Buonaiuto è fuori dal gioco, Baez è sotto ritmo.

ALESSANDRIA DOCET – La Cremo tuttavia dimostra di avere imparato una lezione importante. Ad Alessandria i grigiorossi avevano faticato contro una squadra chiusa, si erano innervositi e avevano finito per fare il gioco dell’avversario. A Cosenza invece succede il contrario. La squadra capisce il momento, non forza ma continua a giocare, cercando spazi e facendo girare palla con calma sulla trequarti. Pecchia, che era partito con Fagioli trequartista e Gaetano in mezzo al campo di fianco a Bartolomei inverte i due alla ricerca di una scossa.

LA GIOCATA – Serve una giocata per sbloccare la partita. Ed è naturale che arrivi dai giocatori più qualitativi in campo. Avviene tutto nello stretto, ed è una vera bellezza. Gaetano parte palla al piede e serve Buonaiuto, accentratosi in cerca di palloni. Il numero 10 di tacco manda sul fondo il trequartista del Napoli che crossa bene rasoterra sul secondo palo dove un rapace Strizzolo trova la seconda rete stagionale. È un gol che porta la firma di Pecchia, che azzecca tutte le scelte. Anche quella dell’ex Pordenone, un attaccante forse meno talentuoso di altri ma che con il lavoro e la serietà ha sempre dato un contributo importante alla squadra.

NESSUN INDISPENSABILE – Nel secondo tempo la Cremo gioca in assoluto controllo e chiude la pratica con una punizione di Valeri. Al netto di un avversario non irresistibile, alle prese con grandi problemi di organico e (soprattutto) di autostima, le indicazioni che arrivano dal match sono importanti. Prima di ogni altra cosa emerge l’importanza del gruppo, perché una squadra non sarà mai limitata alla somma algebrica dei giocatori. Ciò che Pecchia ha dimostrato in queste due partite è che pur cambiando uomini i principi di gioco restano gli stessi e chi va in campo è sempre motivato.

PUNTE IN GOL – Seconda considerazione, la Cremo manda finalmente in gol la sua punta per la seconda giornata consecutiva. E non è niente di banale, considerando i problemi offensivi che attanagliano i grigiorossi dalla notte dei tempi. Dopo la rete di Ciofani (per il quale potrebbe arrivare il rinnovo) contro il Frosinone arriva quella di Strizzolo, che aveva deciso anche il Cosenza-Cremo dello scorso aprile. Un segnale importante, perché vanno bene i gol degli esterni, ma quando una squadra sta bene e gioca con qualità sono gli attaccanti ad andare in rete.

CLEAN SHEET – Terza e ultima considerazione: dopo otto partite la Cremo torna finalmente a non subire gol. Il dato acquista ulteriore importanza alla luce delle difficoltà dei grigiorossi in fase conclusiva (secondo peggior attacco tra le prime otto, ma il Monza ha una partita in meno). Delle sette vittorie fin qui raccolte in campionato, in ben cinque occasioni la Cremo non ha subito reti (uniche eccezioni due 1-2: quelli di Parma e Reggio Calabria). Ciò vuol dire che se si vuole vincere non si devono concedere gol.

INVERTIRE IL TREND – La vittoria di Cosenza sistema la classifica e il morale, ma il trend è ancora da invertire. Servono altri tre punti e una prestazione convincente venerdì contro il Crotone per mettersi definitivamente alle spalle il brutto periodo passato tra ottobre e novembre in cui è arrivata una sola vittoria in otto partite. Altri tre punti sarebbero fondamentali per dare continuità alla classifica e infondere altra fiducia nel gruppo. Forza e coraggio, che la Calabria porta bene.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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