
Contro il Cosenza arrivano tre punti in sofferenza. La Cremo respira, Bisoli rafforza la sua panchina
Il calcio è strano, non ci stancheremo mai di ripeterlo. Nella partita in cui la Cremo offre la prestazione peggiore dell’ultimo mese arriva la seconda vittoria in campionato. I grigiorossi raggiungono quota 12 e agganciano proprio il Cosenza. Con questi tre punti Bisoli rafforza una panchina traballante e probabilmente si guadagna la conferma almeno fino alla gara del 27 dicembre contro il Monza.
SORPRESE – Come ormai suo solito Bisoli straccia le probabili della vigilia e manda in campo una formazione con almeno due sorprese: Nardi a centrocampo e Ceravolo in attacco. Il primo aveva giocato da titolare solo un’altra gara in campionato, quella contro il Vicenza; il secondo invece non partiva dall’inizio dalla partita contro il Frosinone del 1° novembre. In mezzo la staffetta Gustafson-Castagnetti vede favorito lo svedese mentre davanti, insieme alla belva, ci sono Buonaiuto e bomber Pinato. In difesa tocca nuovamente a Valeri partire dalla panchina: giocano Bianchetti, Fiordaliso, Terranova e Zortea.
GOL DI QUALITÀ – Dopo un buon inizio la Cremo trova il gol con una bella azione sviluppata sulla fascia sinistra: Nardi porta palla e serve Buonaiuto, l’ex Perugia temporeggia, dando il tempo al centrocampista di inserirsi e prendere il tempo al difensore. Con un preciso filtrante quindi Buonaiuto premia la sovrapposizione di Nardi che con un cross rasoterra trova Pinato, bravo a tagliare tutta l’area di rigore per ricevere palla e punire Falcone con il solito mancino chirurgico. Tutto molto bello: siamo al 14’ e la Cremo è già in vantaggio con il bomber che ti aspetti, al secondo gol consecutivo allo Zini.
PRESSIONE – Dopo il gol i grigiorossi si abbassano e lasciano campo al Cosenza. Il 3-5-2 di Occhiuzzi manda in tilt la Cremo che non riesce più a ripartire (il possesso palla degli ospiti a fine partita sfiorerà il 70%). Zortea da esterno basso fatica in fase di uscita, Bisoli assesta la squadra dopo l’infortunio di Nardi: dentro Valeri basso a sinistra con il giocatore di proprietà dell’Atalanta che va alto a destra e Pinato che scala in mezzo. Il leit motiv cambia poco, il Cosenza attacca e la Cremo si difende con i denti. Il 4-3-3 diventa un 6-3-1 di mandorliniana memoria, con Zortea e Buonaiuto che ripiegano ai lati dei difensori per fermare le incursioni degli scatenati Bittante e Corsi.
COSENZA SPAZI – La partita non cambia nemmeno nella ripresa, con la Cremo che cerca di ripartire in contropiede. Bisoli aveva letto bene la gara nel prepartita: il Cosenza è forte negli spazi, con il baricentro basso è più difficile dare campo ai loro attaccanti rapidi e veloci. Il mister forse non si sarebbe aspettato di soffrire così tanto, perché anche se costretti ad attaccare gli ospiti mostrano un gran bel calcio e trovano soluzioni alternative al lancio lungo per le punte. È solo questione di centimetri se la Cremo porta via i tre punti: il tiro di Baez finisce sul palo, Gliozzi manda fuori di poco, Idda trova il tap-in ma il guardalinee sbandiera nonostante la posizione dubbia. Noi ringraziamo senza riguardare troppi replay.
VOLPE UBER ALLES – La seconda vittoria in campionato porta ancora una volta la firma di Volpe. Il portiere arrivato in sordina nell’estate 2018 dal Gubbio è ormai da considerarsi il titolare della porta grigiorossa. Merito di prestazioni superlative e di diverse parate salva-risultato. Contro il Cosenza arriva l’ennesima conferma delle qualità di Jack: già dopo pochi minuti si distende a deviare il tentativo di autogol di Zortea, a metà primo tempo si ripete sul tentativo ravvicinato di Sueva. Oltre le parate, stupisce l’autorità con cui guida la squadra (non è passato inosservato il rimprovero a Buonaiuto, reo di non aver fatto fallo su una ripartenza) e il coraggio con cui esce sulle palle alte in momenti delicati, leggi i finali di partita.
GUESS WHO’S BACK – Nel finale di partita c’è stato spazio anche per Ghisolfi, tornato a disposizione dopo lo stop per infortunio. Un gradito ritorno che sarà utile alla causa grigiorossa: Bisoli è innamorato di lui e nei minuti in cui è sceso in campo ha messo la sua fisicità al servizio della squadra. Con Nardi e Deli fuori dai giochi per un po’ il suo rientro diventa fondamentale. Chi invece resta in emergenza (tecnica, non di uomini) è l’attacco. Ceravolo non ha demeritato ma i quasi due mesi senza partire dall’inizio si sono fatti sentire. I movimenti sono quelli dell’attaccante navigato, ma per fare il semicerchio (cit. Bisoli) perfetto servono anche le gambe, altrimenti si finisce spesso in fuorigioco. Celar sembra quello più in palla ma è fortemente discontinuo: dopo la buona prova di Empoli contro il Cosenza è entrato poco cattivo e si è divorato la palla del 2-0.
E ORA? – Se dopo la sconfitta di Empoli l’avventura di Bisoli alla Cremo sembrava al capolinea, questa vittoria rafforza la panchina del tecnico emiliano che comunque naviga a vista. La prestazione non è stata all’altezza e farsi schiacciare in casa dal Cosenza (con tutto il rispetto per l’avversario) non è il miglior biglietto da visita per un allenatore in bilico. Va tuttavia riconosciuto che la squadra è al 110% con il mister come dimostra la garra messa in campo nel finale e l’urlo liberatorio scatenato a fine partita. A meno di clamorose debacle è plausibile che Bisoli resti in panchina fino alla pausa di gennaio. A quel punto toccherà alla società decidere se continuare con lui o scegliere una nuova guida tecnica. A prescindere dall’allenatore, l’aiuto più grande servirà dal mercato.