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Cremonese, che sia solo un Arrivederci
Cremonese, che sia solo un Arrivederci

La Cremonese chiude la sua Serie A con una vittoria. Il giudizio sulla stagione non cambia, ora serve ripartire da questo gruppo

La Cremonese termina la sua avventura in Serie A con una vittoria, regalando ai tifosi un’ultima e meritata gioia dopo un anno quantomeno complicato. Nonostante il destino segnato e una partita senza stimoli i grigiorossi entrano in campo motivati, trovando, oltre ai tre punti, una prestazione da cui ripartire.

DI PROPRIETÀ – Ballardini aveva detto che avrebbe schierato i giocatori di proprietà, in ottica futuro. Giocano quindi Sarr in porta, Aiwu, Chiriches e Vasquez dietro, Valeri e Ghiglione sulle fasce, Galdames, Meité e Pickel a centrocampo, Buonaiuto e Ciofani davanti. Scelte che da un certo punto di vista sorprendono perché restano in panchina Castagnetti, Afena-Gyan, Bianchetti e Quagliata, giocatori da cui si potrebbe ripartire l’anno prossimo.

PARTITA VERA – Chi si aspettava il classico match da fine stagione resta sorpreso. Il ritmo è alto e la Salernitana fa sul serio, nonostante gli assenti siano parecchio. Ciofani prende più botte nel primo tempo che nel resto della stagione, anche perché il metro di giudizio arbitrale è un po’ ballerino. Il risultato dell’inizio sprint sono due infortuni: Chiriches molla prima del quarto d’ora, pochi minuti dopo alza bandiera bianca anche Galdames che cade a terra dopo una trivela. Torna in campo quindi la vecchia guardia, entrano rispettivamente Bianchetti e Castagnetti.

GESTO DA CAPITANO – Mentre Sarr mette una pezza sul tiro deviato di Candreva, candidandosi a numero 1 per la prossima stagione, tocca a Buonaiuto sbloccare la gara. L’attaccante grigiorosso si guadagna un rigore anticipando Bohinen. Sul dischetto non va Ciofani, che da vero capitano (e uomo) rinuncia alla possibilità (l’ultima?) di segnare davanti ai suoi tifosi per cedere la palla al compagno, che sigla così il suo primo gol in Serie A.

VITTORIA LEGITTIMATA – Nella ripresa la Cremonese legittima il vantaggio giocando con coraggio e intensità. Meité regala qualche strappo in più del solito, Valeri ara la fascia, Vasquez dimostra ancora una volta che quello sceso in campo con Alvini era il cugino scarso. I grigiorossi sfiorano a più riprese il 2-0 che arriva a pochi minuti dal novantesimo con il classico mancino a giro di Tsadjout, entrato bene in partita. Finisce così, dopo più di 10 minuti di recupero, concessi a causa dell’interruzione della gara a inizio ripresa dopo la pioggia di fumogeni arrivata in campo dalla curva Sud.

RIPARTIRE – La contestazione della Curva all’indirizzo della società è stata chiara e forte. La vittoria contro la Salernitana e la rimonta abbozzata sotto la gestione Ballardini non possono far dimenticare gli errori commessi durante l’anno. A differenza di 12 mesi fa la Cremonese ha una buona rosa di giocatori di proprietà da cui ripartire. Tra questi ci sono uomini (prima che calciatori) apprezzati e di qualità. Ancor prima di ogni ragionamento tattico e di budget è dalle loro conferme che bisogna iniziare: Bianchetti, Castagnetti, Buonaiuto e Ciofani. Una spina dorsale grigiorossa che faccia capire a vecchi e nuovi cosa vuol dire indossare la maglia della Cremonese. Subito dopo devono arrivare le conferme dei giocatori sbocciati quest’anno e chiamati al salto di qualità nella categoria inferiore (Tsadjout su tutti).

VAI COL BALLA – Ancor prima di tutto ciò va risolta in maniera definitiva la questione allenatore. Ballardini ha già fatto capire che a Cremona si trova bene perché è una società in cui ci sono tutte le condizioni per lavorare come piace a lui. Nella conferenza post-Salernitana ha snocciolato i dati della sua gestione (20 punti fatti in 20 giornate, media da salvezza comoda, e semifinali di Coppa Italia), come se volesse ricordare a chi l’ha ingaggiato che lui il suo l’ha fatto (e pure bene). Serve ora un passo deciso della società per ripartire da lui. La continuità in panchina sarebbe fondamentale per accorciare le tempistiche del mercato ed evitare di ricominciare ancora una volta da zero. Perché è vero che il campionato è terminato soltanto ieri, ma tra meno di un mese si entra già nella nuova stagione.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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