fbpx
Ballardini: «Resto? Prima un bilancio della stagione, poi il futuro»
Ballardini: «Resto? Prima un bilancio della stagione, poi il futuro»

Mister Ballardini al termine di Cremonese-Salernitana 2-0: «Ciofani è un grande uomo, esempio per me e i miei figli. Analizzeremo bene la stagione»

La Cremonese vince 2-0 con la Salernitana e chiude il campionato di Serie A con una vittoria. Al termine della gara il tecnico grigiorosso Davide Ballardini è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti allo stadio Zini. Ecco le sue dichiarazioni.

Vittoria che dà la consapevolezza che la squadra ha dato tutto fino alla fine, segno di continuità creata nel tempo?
«Sì, ti fa capire che comunque hai un gruppo di ragazzi sui quali puoi contare. L’analisi sarà quella di tutta la stagione, per capire dove si è fatto bene e dove si è fatto meno bene. Analizzeremo bene la squadra, i singoli giocatori e il carattere di ognuno. Oggi bisogna fare un’analisi di quello che è stato»

Sin dall’inizio disse di avere a che fare con un gruppo serio e interessante. Qual è il bilancio di questa sua prima parte di esperienza a Cremona?
«Partiamo dai dati oggettivi, che dicono che in 20 partite di campionato e 4 di Coppa con 20 punti in campionato e la semifinale di Coppa Italia. Confermo le sensazioni iniziali, ho a che fare con ragazzi seri che ci tenevano a far bene. Abbiamo sbagliato veramente due partite: contro l’Udinese e il Bologna, poi per il resto si può perdere, ma giocandosela. Questa è la stagione in sintesi»

L’anno prossimo la rivedremo qui? Si riparte da un attacco che qualcosa ha fatto. Un commento sul rigore lasciato da CIofani a Buonaiuto.
«Ha confermato ancora una volta quanto grande sia l’uomo e il giocatore, perché un attaccante che gioca in Serie A molto “giovane” come Ciofani ha dato soddisfazione ad un suo compagno e testimonia ancora di più la sua grandezza. Non ci giro attorno, prima di tutto bisogna analizzare cosa è stato fatto quest’anno, poi dopo si può parlare d’altro»

Al di là dell’analisi, l’anno prossimo quanto è importante ripartire da giocatori come Ciofani?
«Ciofani io me lo porterei a casa, non dico che ci dormirei assieme ma lo vorrei lì affianco. È un esempio per me, ma anche per i miei figli perché è un ragazzo meraviglioso. Quando hai uno come lui ci devi pensare bene prima di privartene. È chiaro che ci sono dei dati oggettivi, tra cui l’età, ma bisogna chiedere a lui e capire quale sia la sua volontà, è straordinariamente bravo come uomo»

Cosa chiederà alla società?
«Bisogna che prima si capisca bene quello che è stato fatto quest’anno. Se lo capiamo, nel bene e nel male, tutti noi possiamo crescere»

Piatek l’ha salutata nel prepartita, in questa seconda parte ha faticato ad incidere. Perché secondo lei?
«Sono molto legato a lui, mi ricordo quando lo vidi e tra tutti gli attaccanti che vidi dissi “prendiamo quello lì”. Era un ’95 di nome Piatek e lui nella nostra gestione fu l’unico giocatore in Europa a segnare in 8 partite ufficiali segnando 13 gol e poi a gennaio venne ceduto al Milan e da un contratto da pochi soldini al Milan ne prese qualcuno in più. E comunque se li merita perché è un ragazzo molto serio e professionale»


Fonte: dai nostri inviati allo stadio Zini Lorenzo Coelli e Andrea Ferrari.
Ogni replica, anche se parziale, necessita della corretta fonte WWW.CUOREGRIGIOROSSO.COM.

Lorenzo Coelli

Redattore e Social Media Manager

Potrebbe interessarti anche: