
Si chiude il calciomercato e la Cremonese si presenta ai nastri di partenza con una rosa extra competitiva (ed extra large)
Si è finalmente chiuso il calciomercato in entrata della Cremonese (in uscita potrebbe esserci ancora qualche movimento). Giacchetta e Missiroli (anche lui inseribile tra i nuovi acquisti) hanno consegnato a mister Ballardini una rosa assolutamente competitiva per centrare la promozione, con ricambi all’altezza in ogni reparto. Forse troppi. Potrebbe essere questo l’unico problema, la gestione di un gruppo numeroso e qualitativo in cui tanti si aspettano di giocare con continuità.
PORTIERI: VOTO 7 – Pochi movimenti in porta, dove la Cremonese ha deciso di puntare sulla continuità, promuovendo Sarr a primo portiere. La scelta finora sembra più che azzeccata, visto che l’ex Bologna ha sempre risposto presente ed è risultato decisivo nella prima vittoria stagionale, quella di Terni. Anche Saro è stato confermato come terzo, stuzzica l’acquisto di Jungdal, arrivato a titolo definitivo e candidato a titolare del futuro.
DIFESA: VOTO 7.5 – Il reparto difensivo è stato quello meno coinvolto dal mercato. Si è scelto di puntare su Lochoshvili, che a Terni è sembrato tornare sui livelli dello scorso anno. Il titolare di fianco a lui dovrebbe essere Ravanelli, rigenerato dall’esperienza di Frosinone (anche se bisogna lavorare sull’aggressività). Bianchetti e Antov sono i centrali che partono in seconda fila. Sulle fasce sono arrivate le importanti conferme di Sernicola (forse il miglior colpo del reparto) e Quagliata. I due sono una garanzia, soprattutto il primo, senza ombra di dubbio il miglior terzino della categoria. Ghiglione ha esperienza da vendere mentre Rocchetti è tutto da scoprire. Se poi dovesse rientrare anche Valeri…
CENTROCAMPO: VOTO 8.5 – In mezzo al campo sono arrivati parecchi innesti, tutti di qualità. In un ipotetico 4-3-2-1 ci saranno Castagnetti e Bertolacci a giocarsi il ruolo di play, Abrego e Majer sul centrosinistra, Collocolo e Pickel sul centrodestra. Il fatto che lo svizzero sia diventato un’alternativa la dice lunga sulla qualità del centrocampo, lui che in Serie A era stato praticamente titolare fisso. Ballardini si ritroverà con sei titolari. “Colpa” anche delle prestazioni di Abrego, arrivato in sordina e subito protagonista. Collocolo è un investimento importante ed è un giocatore in evoluzione costante, Majer e Bertolacci portano esperienza internazionale. E ci sarebbero pure Valzania, in recupero da un infortunio, e Brambilla.
ATTACCO: VOTO 9 – Anche nel settore offensivo la società ha investito parecchio. La batteria di trequartisti/esterni è foltissima. Vazquez non ha bisogno di presentazioni e nelle prime uscite ha già messo in mostra tutto il suo repertorio. In rosa ci sono anche Buonaiuto, Zanimacchia, Afena-Gyan e Sekulov, giovane di prospettiva che spera di seguire le orme di altri ragazzi passati dalla Cremonese prima di lui. Dovesse restare anche Okereke, Ballardini si ritroverebbe con sei giocatori per due posti. Tralasciando Sekulov, tutto da scoprire, gli altri sarebbero titolari in ogni squadra di Serie B (e qualcuna di A). L’arrivo di Coda poi è stata la ciliegina. Il mister ha finalmente ottenuto l’attaccante che voleva per puntare alla promozione diretta. Dietro di lui ci sono due che scalpitano e che hanno sempre risposto presente: Tsadjout e Ciofani. Insomma, il mister può contare su nove giocatori di assoluto valore per tre soli posti.
L’ABBONDANZA SARÀ UN PROBLEMA? – L’unico neo di questa campagna acquisti è la profondità della rosa. Sono ben trenta i giocatori che Ballardini e staff dovranno gestire, cosa non semplice anche a livello di allenamenti. Il mister si è lamentato a più riprese di questa cosa ma evidentemente alcune cessioni non sono andate in porto. Toccherà a lui ora il duro lavoro di fare sentire i giocatori importanti, cercando di mediare tra la necessità di dare spazio a tutti e quella di dare continuità alla squadra senza stravolgere ogni volta la formazione. Ad un certo punto sarà costretto a fare scelte drastiche e forse divisive. Il giudice ultimo, come al solito, sarà il campo.