fbpx
Dazn – Rastelli: «I ragazzi danno l’anima, ma l’essenza del calcio è il gol»
Dazn – Rastelli: «I ragazzi danno l’anima, ma l’essenza del calcio è il gol»

Il mister della Cremonese Massimo Rastelli intervistato ai microfoni di Dazn: «I ragazzi danno l’anima e meriterebbero più soddisfazioni»

«L’insistenza e la convinzione di poter fare un grande lavoro sono le cose che mi hanno portato qui». Queste le prime parole di Massimo Rastelli ai microfoni di Dazn, che come di consueto si reca nelle sedi delle squadre di Serie B che riposano. «Qui ci sono tutte le condizioni per fare bene».

SUL CAMPO – «Lo stare fuori per così tanto tempo (prima di approdare alla Cremonese Rastelli è stato fermo per un anno dopo l’esonero con il Cagliari, ndr) mi ha fatto capire che la categoria è relativa. Siamo tutti ambiziosi, è normale, la A me la sono conquistata sul campo e voglio andarmela a conquistare sul campo – ha proseguito il mister -. Stare a casa con le giornate che non passano mai ti fa capire che la cosa più importante è stare qui sul campo e lavorare, quindi sono tornato con grande voglia ed entusiasmo». 

MAL DI GOL – Il problema più grande di questa Cremonese è senza dubbio la sterilità offensiva, con i grigiorossi che si ritrovano al momento il peggior attacco del campionato«L’unica delle pecche di questa squadra è che concretizza poco la mole di gioco che fa. Ci sono ragazzi che danno l’anima e meriterebbero più soddisfazione dal punto di vista realizzativo. L’essenza del calcio è il gol, senza realizzare fai fatica a vincere le partite». Lui, punta di professione, conosce bene il gol, avendone messi a segno 89 in carriera: «L’emozione che ti dà buttare la palla dentro è difficile da spiegare, un attimo di estasi pura. Mi piaceva molto anche fare assist».

CURIOSITÀ – Rastelli ha poi lasciato un po’ di spazio ad una serie di curiosità riguardanti non solo il suo ruolo ma anche la sua persona: «Se non fossi diventato calciatore avrei seguito mio padre, che era frigorista. L’idolo di sempre? Laudrup. Mia moglie mi ha cambiato la vita, la conosco da quando siamo ragazzini e mi completa. La mia soddisfazione più grande in carriera sono i campionati vinti, è una sensazione bella che però purtroppo dura poco». Per il mister napoletano l’agonismo è fondamentale: «Il calcio è uno sport agonistico, se manca quello difficilmente si vince. Che soprannome mi darei? Di sicuro sono completamente diverso da quando mi chiamavano Satanasso e Speedy da calciatore, cerco di essere molto più equilibrato».

Lorenzo Coelli

Redattore e Social Media Manager

Potrebbe interessarti anche: