fbpx
Cremonese, buone indicazioni dal test con il Genoa
Cremonese, buone indicazioni dal test con il Genoa

Nell’ultima amichevole stagionale la Cremonese mostra solidità e trame di gioco nel pareggio per 0-0 contro il Genoa

Si sa, il calcio d’agosto va preso con le pinze e conta come il due di bastoni quando in banco c’è ori. Eppure Ballardini ha già poca voglia di scherzare: contro il Genoa il mister schiera una Cremonese molto vicina alla squadra tipo, con un undici molto vicino a quello che scenderà in campo lunedì prossimo nel primo impegno ufficiale, la partita di Coppa Italia contro il Crotone (qui le info per i biglietti).

BUONA CREMO – Nel 4-3-3 iniziale Ballardini schiera Sarr in porta, Sernicola, Bianchetti, Lochoshvili e Quagliata in difesa, Collocolo, Bertolacci e Pickel in mezzo, Zanimacchia, Vazquez e Okereke davanti. In un pareggio senza grandi emozioni è la Cremonese che si fa apprezzare di più. I grigiorossi giocano con coraggio, alzano il baricentro e recuperano tanti palloni nell’ultimo quarto di campo, sfruttando gli errori del Genoa in fase di impostazione. Solo una gamba non ancora ottimale non permette di arrivare con abbastanza uomini dalle parti di Martinez per tramutare in rete i tanti palloni arrivati in area.

FASE DIFENSIVA: PROMOSSA – Contro un attacco di tutto rispetto, in cui spicca la presenza dell’attaccante della Nazionale Retegui, la fase difensiva della Cremonese si dimostra solida e compatta. Il vantaggio di schierare quattro uomini della scorsa stagione (cinque con Sarr) è evidente. La linea si muove bene e in tante occasioni manda in fuorigioco gli avversari con movimenti coraggiosi, ben oltre la linea della trequarti difensiva. Se l’idea tattica di quest’anno sarà quella di tenere un baricentro così alto sarà fondamentale avere centrali rapidi e veloci (Lochoshvili, non abbandonarci).

FASE OFFENSIVA: WORK IN PROGRESS – Lo sviluppo della manovra funziona. Tante azioni della Cremo sono state di pregevole fattura, coordinate dal regista offensivo Vazquez. Quando arretra il Mudo crea spazi e favorisce gli inserimenti di esterni e centrocampisti, prontamente premiati. Quello che ancora manca è la fase realizzativa. Serve più presenza in area di rigore: tante volte Sernicola e Quagliata sono arrivati sul fondo a mettere palloni pericolosi ma la densità grigiorossa in area avversaria era insufficiente. Se Ballardini deciderà di continuare con Vazquez falso 9 i centrocampisti dovranno essere bravi a inserirsi e rendersi pericolosi, mentre gli esterni offensivi dovranno convergere con rapidità. Contro il Genoa queste cose si sono viste solo a sprazzi, ma sarebbe stato strano il contrario. Per questo tipo di gioco servono sì idee ma soprattutto gambe, che a inizio agosto sono inevitabilmente imballate.

I NUOVI – Piccola riflessione sui nuovi acquisti. Quando accarezza la palla con la suola Vazquez regala brividi, certo è che da punta è sacrificato: avrebbe bisogno di giocare qualche metro più indietro per poter puntare l’avversario palla al piede e non essere costretto a ricevere spalle alla porta. La scelta di schierarlo da prima punta è audace, perché toglie tante soluzioni di gioco come la palla in profondità o il lancio lungo per la spizzata. Bertolacci è stato schierato nell’inedito ruolo di regista davanti alla difesa, lui che ha sempre fatto la mezzala da battaglia. Ha sfoderato una prestazione da lottatore, fatta di tanti tackles e qualche fallo di troppo. Resta un giocatore che dà il meglio nella metà campo offensiva, lo rivedremmo volentieri qualche metro più avanti (magari con Castagnetti in cabina di regia). Collocolo ha fatto vedere cose interessanti: è un centrocampista box-to-box e nonostante la stazza ha dimostrato di saper uscire da situazioni complicate palla al piede; la Cremonese ha puntato molto su di lui e ci si aspetta sia il centrocampista più incisivo in zona gol. Menzione speciale per un cavallo di ritorno: Zanimacchia è come lo avevamo lasciato, frizzante come un prosecco DOC. Forse sarà deluso di non esser potuto tornare dal mentore Pecchia, ma siamo sicuri che con un maestro come Ballardini potrà compiere un ulteriore step di crescita.

I VECCHI – Tante conferme anche per i giocatori rimasti in grigiorosso dopo la retrocessione. Sarr è un portiere esuberante e di carisma che non ha paura ad uscire dalla propria area. Sernicola e Quagliata sulle fasce sono una garanzia e nel secondo tempo, quando le gambe hanno iniziato a girare, hanno fatto vedere discese interessanti. Bianchetti e Lochoshvili hanno giocato una partita attenta, la conferma del georgiano sarebbe un colpaccio per la difesa grigiorossa (i centrali mancini sono rari sul mercato). In mezzo Pickel si è speso in marcatura su Thorsby: allo svizzero la corsa non manca ma in questo tipo di schema serve un giocatore che sappia anche farsi trovare pronto in area avversaria. Dulcis in fundo, Okereke: il nigeriano sarebbe un crack in Serie B e ieri, nonostante qualche amnesia, ha messo in costante difficoltà la difesa del Genoa. Se la società riuscirà a confermare tutti questi giocatori la Cremo si presenterà ai nastri di partenza in prima fila.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

Potrebbe interessarti anche:

Alvini, ma cosa mi combini?

Alvini, ma cosa mi combini?

Cremonese, ora o mai più

Cremonese, ora o mai più

Cremonese, vai all-vini

Cremonese, vai all-vini

La Cremonese e il modulo placebo

La Cremonese e il modulo placebo