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Cremonese, nuove armi per i playoff
Cremonese, nuove armi per i playoff

La Cremonese torna alla vittoria con la vecchia guardia, batte il Pisa e prenota un posto nei playoff

La ricerca del nuovo è innata nell’essere umano. Il piacere della scoperta, secondo alcuni, sarebbe addirittura alla base della felicità. È quindi assolutamente normale esserne attratti. Anche nel calcio: per migliorare una squadra la risposta di solito è sempre quella, rivolgersi al mercato. A volte però le risposte sono in casa: troppe volte ci si dimentica delle qualità dei giocatori già in rosa.

CON I VECCHI – Che sia per necessità o per convinzione poco importa. Contro il Pisa mister Stroppa schiera una Cremonese old style. Buonaiuto e Ciofani sono i nomi vintage che non ti aspetti nell’undici iniziale, perché i due non partivano titolari in campionato rispettivamente da novembre e giugno (in Serie B il capitano non giocava titolare addirittura da due anni). Tra i titolari ci sono solo tre giocatori arrivati quest’anno: Antov in difesa, Collocolo a centrocampo e Falletti in attacco. Finiscono quindi in panchina Johnsen, Vazquez e Coda, ma anche Sernicola e Pickel.

LA SBLOCCANO LORO – Il Pisa ha già dimostrato all’andata di andare indigesto alla Cremonese. I nerazzurri tengono i ritmi alti e legnano parecchio, fanno densità e puntano sulle fasce dove Mlakar e D’Alessandro promettono di mettere in difficoltà la difesa a tre grigiorossa. Prima che arrivi il momento delle contromosse la Cremonese la sblocca: Buonaiuto mette il piedino al posto giusto al momento giusto, Ciofani trasforma un rigore solare che solo l’arbitro non aveva visto in diretta.

IMPARARE DAI PROPRI ERRORI – A differenza di Venezia i grigiorossi non cincischiano e cercano di sfruttare il momento favorevole. L’immagine di ciò è Castagnetti che pochi secondi il gol di Ciofani affretta una punizione per provare ad affondare un Pisa ancora tramortito. Ma se l’asse centrale funziona non altrettanto si può dire delle fasce. Quando puntano l’ultimo quarto di campo Quagliata e Zanimacchia sembrano adolescenti al primo incontro con il papà della morosetta: timidi e in punta di piedi, con la paura di commettere errori irreparabili e pronti a battere in ritirata. Il merito è anche del 4-2-3-1 di Aquilani che piazza sempre un uomo alle spalle degli esterni grigiorossi.

SEMPRE I SOLITI ERRORI – Il primo tempo della Cremonese, chiuso senza mai soffrire, rende quasi accettabile l’ennesimo primo maggio sotto la pioggia. Il rientro in campo dei grigiorossi però fa tornare antichi fantasmi. Come a Venezia, gli uomini di Stroppa si fanno sorprendere da un approccio cattivo dell’avversario e non riescono a controbattere. Saro, fin lì inoperoso, mette una pezza sulla conclusione del neo entrato Arena, poi D’Alessandro sfrutta l’erroraccio di Zanimacchia e riporta la gara in parità. Non sono ancora passati 180 secondi ed è già tutto da rifare.

SAN CODA – Sembra un film già visto. La Cremonese attacca, crea qualche pericolo ma lascia tanto campo per le ripartenze del Pisa. I nerazzurri si trovano spesso in situazioni di uno contro uno perché quando i grigiorossi portano gli esterni in avanti tocca ai braccetti allargarsi, con Bianchetti lasciato a marcare Moreo e il play (Castagnetti prima, Majer dopo) a curare Valoti. Stavolta la difesa regge: Antov e Lochoshvili non si fanno saltare, Bianchetti piazza almeno due chiusure importanti su Barbieri e Tramoni. Davanti i cambi non danno il booster sperato. Sernicola entra con il freno a mano tirato, Johnsen pasticcia e perde troppi palloni. Quando esce anche Ciofani la Cremo perde l’arma della palla alta e abbassa il baricentro. Ci pensa quindi Quagliata a cambiare marcia: l’esterno mancino prima chiama Nicolas al grande intervento, poi con una progressione da paura si guadagna la punizione che Coda calcia all’incrocio.

ARMI DA SFRUTTARE – Contro il Pisa era importante innanzitutto vincere per blindare i playoff e difendere il quarto posto dall’assalto del Catanzaro. Altrettanto importante è stato dare fiducia a chi aveva giocato meno. Come al solito il giudice è stato il campo. Il verdetto del rettangolo verde è stato inesorabile. Giocatori come Buonaiuto e Ciofani sono risorse vitali per questa squadra perché hanno caratteristiche che nessun altro giocatore ha in rosa. Buonaiuto è l’unico in grado di saltare l’uomo da fermo e nonostante il lungo infortunio ha mostrato di avere un’ottima condizione; Ciofani è un attaccante diverso da Coda e Tsadjout e permette alla squadra di rifugiarsi nell’antica tattica del lancio lungo, sponda di testa e inserimento. La fisicità del capitano sarà fondamentale nei playoff, dove si giocheranno partite tese e sporche. Questa Cremonese non sarà ancora guarita, ma la vittoria contro il Pisa riporta un po’ di serenità a un ambiente forse troppo abbattuto dopo il periodo no. La strada verso la Serie A è certamente in salita, da ieri un pochino meno.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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