
Una Cremo più cattiva, più veloce e soprattutto più cinica strapazza il Frosionone ed esce dalla zona playout
C’è un prima e un dopo nella storia della musica per quanto riguarda le esibizioni dal vivo. L’anno è il 2006, il teatro è il Coachella e gli attori principali sono ovviamente loro, i Daft Punk (che in settimana si sono sciolti, lanciando nello sconforto milioni di fan, incluso il sottoscritto). Ciò che andò in scena nel festival americano fu tanto inaspettato quanto incredibile: in mezzo alla piramide e ai giochi di luce il duo francese suonò per un’ora e mezza davanti ai fan sbigottiti che non riuscivano a credere a quello a cui stavano assistendo (per i più curiosi, si consiglia il documentario su Netflix Daft Punk Unchained). Per molti quel concerto ha ridefinito gli standard degli spettacoli live.
PRIMA E DOPO BRESCIA – La partita contro il Frosinone lascia pensare che anche per la Cremo di Pecchia possa esserci stato un prima e un dopo nella storia della stagione. Il derby vinto contro il Brescia, oltre ai canonici tre punti, sembra aver portato in dote un’autostima e una sicurezza tale da far finalmente svoltare il cammino in campionato. Il gioco per la squadra di Pecchia non è mai stato un problema. La concretizzazione delle occasioni invece sì, e il rotondo 4-0 contro la squadra di Nesta potrebbe essere il segnale della definitiva svolta.
CINICI – Prima di tutte le belle considerazioni che si faranno sulla partita va sottolineato il ritrovato cinismo di una squadra che ha sempre faticato a fare gol. In troppe partite i grigiorossi hanno sbagliato reti elementari davanti al portiere, addirittura dal limite dell’area piccola. Il risultato finale non è sufficiente a sottolineare la ritrovata tranquillità in zona gol. Emblematico invece è il modo in cui sono state segnate la seconda e la terza rete: Buonaiuto e Baez, in situazioni speculari, si sono concessi il lusso di tentare la giocata per dribblare Bardi quando sarebbe bastato calciare qualche metro prima. La sensazione è che un paio di settimane fa, con una fiducia e un’autostima diversa, la paura di sbagliare avrebbe spinto i due a tentare la conclusione ben prima dell’uno contro uno.
IN GESTIONE – Un altro aspetto positivo della partita è stata la capacità della Cremo di chiudere rapidamente il discorso tre punti. Il terzo e il quarto gol, segnati al 52’ e al 57’, hanno permesso ai grigiorossi di archiviare la pratica Frosinone e gestire l’ultima mezz’ora senza sprecare energie preziose in vista del turno infrasettimanale. Non va infatti dimenticato il brutto filotto capitato dopo l’ultima volta che la Cremo aveva dovuto scendere in campo per tre volte in una settimana. Dopo la vittoria molto tirata contro il Pisa per 2-1 i grigiorossi erano incappati in prestazioni poco brillanti, uscendo con due sconfitte dalle partite contro Venezia e Lecce.
L’ATTACCO VA – Alle prese con la squalifica dell’insostituibile Valzania, Pecchia ha deciso di rilanciare Buonaiuto, aumentando la trazione offensiva della squadra. L’obiettivo è stato ampiamente raggiunto e tutti i membri del pacchetto avanzato sono stati coinvolti in almeno una rete. Lo stesso Gaetano, pur non essendo riuscito a segnare, ha avuto un grande merito nell’azione del gol che ha sbloccato la gara: è partito largo e accentrandosi ha creato lo spazio per Buonaiuto, trovato poi con un intelligente colpo di testa quasi alla cieca.
PECCHIA SURCLASSA NESTA – La vittoria della squadra porta ancora una volta la firma del mister che sul piano tattico surclassa l’ex compagno Nesta (i due hanno giocato con la maglia azzurra le Olimpiadi di Atlanta). Buonaiuto e Baez fanno restare bassi Salvi e Zampano, mentre Gustafson e Castagnetti non soffrono l’inferiorità numerica in mezzo al campo. Il vero ago della bilancia è Gaetano: da trequartista riesce sempre a trovare lo spazio per ricevere libero e si muove alle spalle di un superlativo Ciofani per andare a creare la superiorità in diverse zone del campo (come già sottolineato in occasione della prima rete).
ROSSI DA EVITARE – La nota negativa di una splendida Cremo non può che riguardare le espulsioni di Valeri e Carnesecchi a risultato già acquisito. Se il secondo giallo preso dal terzino è veniale, visto che arriva dopo una corsa di 50 metri e a causa di un’irruenza che resta uno dei punti di forza del giocatore, il cartellino preso dal portiere è proprio gratuito. Al di là delle parole uscite dalla bocca di Carnesecchi, sulle quali per ora non v’è certezza, resta il fatto che protestare per una rimessa invertita a un minuto dalla fine sul risultato di 4-0 sembra quantomeno esagerato. Pazienza: i due sono giovani, anche queste sono occasioni di crescita.
CON IL VICENZA – La vittoria va archiviata alla svelta perché come già detto martedì si torna in campo nell’infrasettimanale contro il Vicenza. A fronte di un recuperato Valzania, pronto a riprendersi il suo posto in campo, Pecchia dovrà innanzitutto capire come sostituire Valeri (che era diffidato e avrebbe saltato la sfida già dopo il primo giallo). Due le opzioni più probabili: la prima vedrebbe l’inserimento di Fiordaliso, con il trasloco a sinistra di Zortea. La seconda invece si chiama Pinato: dopo aver fatto la mezzala, il trequartista, l’esterno alto e anche il portiere, l’ex Venezia e Pisa potrebbe aggiungere un altro ruolo al suo già sostanzioso CV.