Avrebbe compiuto oggi 80 anni Erminio Favalli, storico dirigente della Cremonese e uomo dal gigantesco cuore grigiorosso
Gennaio è il mese della Cremonese. Si parte col botto, con il compleanno del presidentissimo Domenico Luzzara il primo dell’anno. Si passa poi dal condottiero Gigi Simoni, nato il 22, e che ricordiamo immensamente. Ma non è finita qui. Perché il 29 gennaio – oggi – avrebbe compiuto gli anni il grandissimo Erminio Favalli, colui che è stato l’artefice, l’architetto del miracolo grigiorosso, l’uomo che stava nelle retrovie ma che ha fatto grande una squadra ed una città. Simbolo della Cremonese “pane e salame”. Per la Cremo ha fatto tutto e ha dato tutto, in campo e fuori. Sin dai tempi in cui giocava come ala destra nei ruggenti anni ’60, preludio di una carriera ad alti livelli. Vinse tutto con Inter e Juve, lottando e giocando anche per il fratello, anch’egli calciatore, morto in giovane età per un incidente automobilistico.
BIO – Divenne lo storico capitano del Palermo, giocando una finale di Coppa Italia nonostante la squadra fosse in B. Poi appese gli scarpini al chiodo ma non uscì dal mondo del calcio, anzi iniziò un’era strepitosa. Dopo essere stato per sei anni ds dei rosanero, nel 1984 tornò nell’altra squadra del suo cuore. Con la formazione di Luzzara appena promossa in A, iniziò un’epoca gloriosa, fatta di tanti successi, di anni d’oro con campioni e vittorie importanti. Per 18 anni quello tra Favalli e la Cremonese è stato un binomio imprescindibile. Da Cremona sono passati dei giocatori fenomenali, molti dei quali cresciuti nel settore giovanile e poi lanciati in palcoscenici importanti, vedasi Gianluca Vialli. Nel 2002, con la squadra in uno dei suoi momenti peggiori, lasciò la Cremonese per compiere un altro miracolo. A 21 chilometri di distanza, a Pizzighettone, portò la squadra dalla D alla C1 in pochi anni, ottenendo una salvezza memorabile e lanciando giocatori come Davide Astori.
Quest’ultimo, suo pupillo, nel 2007 condivise il suo percorso. Infatti quello fu l’anno del grande ritorno di Favalli alla Cremonese, con la squadra guidata da Mondonico che sfiorò la B, in una sorta di amarcord degli anni d’oro. Il 18 aprile 2008, prima della trasferta di Foligno, morì improvvisamente, lasciando sgomente una squadra ed una città. Nessuno l’ha mai dimenticato infatti la Curva Sud ora è dedicata a lui, uomo dal vero cuore grigiorosso.
Senza te nulla è come prima. Ciao, Erminio, Ciao.