Nel giorno del compleanno di Davide Astori vi offriamo il ricordo del difensore che regalò alla Cremo una stagione della sua carriera
Difficile offrire un degno tributo ad un uomo tanto grande utilizzando poche parole. Per farlo partiamo dalle basi: quando a scuola ci avvicinavamo ad un argomento nuovo il consiglio che ci veniva dato era l’invito a conoscere a fondo quel soggetto in modo da poterci permettere di chiamare ogni cosa con il proprio nome. Nessuno di noi ha avuto la fortuna di conoscere personalmente Astori, ma tutti noi sappiamo benissimo quale sia il suo nome: Davide.
Per tutto il resto dell’articolo ci riferiremo ad Astori sempre e solo attraverso il suo nome. Perchè Davide era Davide prima di essere qualsiasi altra cosa. Prima di essere il capitano della Fiorentina, il difensore della Nazionale, l’ex grigiorosso. Davide era soprattutto un uomo, prima di essere un professionista, un difensore, un campione.
Ecco perché ha fatto così male quando i giornali hanno cominciato a far circolare la notizia della sua morte. Quando un malore notturno ha stroncato Davide nel sonno prima della partita della sua Fiorentina contro l’Udinese del 4 marzo 2018. Ha fatto così male perché l’intero mondo del calcio ha immediatamente realizzato di aver perso un grande uomo. Uno che non diceva mai una parola fuori posto. Uno che ha costruito sui propri rigidi principi morali l’immagine di un’intera carriera. Uno che, semplicemente, meritava di vivere più a lungo.
A Cremona, poi, il dolore causato dalla sua perdita è stato, se possibile, ancora maggiore. L’unica stagione che Davide ha giocato con indosso i colori grigiorossi ha permesso a tutti i cremonesi di apprezzarne le sue doti fisiche, tecniche e morali. E non bastò l’epilogo sfortunato di quella stagione (2007-08), con la Cremonese sconfitta nella finale playoff dal Cittadella, a togliere dalla mente dei tifosi il bel ricordo che Davide lasciò alla piazza. Un ricordo che si è fatto inevitabilmente più amaro alla notizia della sua prematura scomparsa, ma che in fin dei conti Cremona si deve ritenere privilegiata ad aver ricevuto. Una delle poche, insieme a Milano, Cagliari, Roma, Firenze e a quella Bergamo che 36 anni fa, proprio oggi 7 gennaio, gli diede i natali. Le città di Davide.
Quelle città che, ne siamo sicuri, Davide non dimenticherà mai. Ovunque egli sia. Mentre noi, qui da Cremona, gli possiamo promettere solamente una cosa: che il suo ricordo, il suo attaccamento, la sua dedizione e il suo carattere, non saranno mai dimenticati. Auguri Davide! Quaggiù non è più la stessa cosa senza di te.