
Mister Alvini dopo la sconfitta con la Fiorentina: «A livello di idee sono soddisfatto, ma quello che conta è il risultato»
Il ritorno in Serie A della Cremonese è segnato da una sconfitta a dir poco beffarda in casa della Fiorentina, nonostante 95 minuti di qualità contro una delle migliori squadre del campionato. Al termine della gara il tecnico grigiorosso Massimiliano Alvini ha commentato la gara nella sala stampa del Franchi.
ZERO PUNTI – Mister Alvini non usa giri di parole a inizio conferenza: «Non sono soddisfatto di niente perché si torna a casa con niente. Nel primo tempo la linea ha avuto difficoltà perché giocavamo contro una grande squadra, che l’anno scorso è arrivata settima e per 9/11 aveva la formazione dell’anno scorso». A fine gara la delusione era grandissima: «Mi dispiaceva tantissimo per i miei calciatori e per i tifosi della Cremonese che ci hanno seguito. Se l’avessero messa nel sette non avrei detto niente, ma prendere un gol così… non è colpa di nessuno, ma in quel momento è una situazione che lascia l’amaro in bocca». Chiaramente il fatto di essersela giocata fino alla fine è un dato importante per il futuro: «Non è che non sono contento di niente, sono deluso dal risultato, che è poi è quello che fa la differenza. La differenza tra il vincere e il perdere è una palla che va dentro o fuori, quello cambia l’umore delle situazioni. Poi a livello di idee sono soddisfatto, ma alla fine devo raccogliere zero in una partita così e quello mi lascia il dispiacere grosso».
RADU – Impossibile non parlare di Radu, che nonostante due miracoli su Milenkovic e Biraghi si è buttato il pallone in porta allo scadere: «Ha fatto una prestazione importantissima. – spiega mister Alvini – Era giù e gli ho detto di alzare la testa, si parla di lui per un altro errore con un’altra squadra, ma deve guardare avanti. Quell’errore non esiste come non esiste quello di oggi, è cancellato, è fuori. Sono molto contento della sua partita, deve guardare avanti. è un grande portiere e gli è stata data un’etichetta che non merita». Il 3-2 è nato da un’azione offensiva gestita male: «Questa è una squadra completamente nuova, nelle conoscenze nelle idee e nei principi, ancora manca qualcosa. Queste le darà solo il tempo e il campionato che ci aspetta è quello di oggi, di una squadra che sappia soffrire ma abbia
l’entusiasmo per andarla sempre a ribaltare per poterla vincere».
FATICA – Nel primo tempo la Cremonese ha faticato dal lato di Bianchetti e Ghiglione: «Noi abbiamo fatto fatica a scalare soprattutto sulla destra e lì la Fiorentina ci ha fatto male. Tutte le volte che avevamo la palla avevamo le idee per far male alla Fiorentina. Nel secondo tempo la squadra ha fatto una buona partita e nonostante la viola abbia avuto tante occasioni e la vittoria ci stia, se avessimo portato a casa il pareggio non sarebbe stato uno scandalo. Non sono rimasto insoddisfatto su altri aspetti perché abbiamo sempre cercato di ribaltarla. Davanti poi abbiamo una squadra che pochi altri in Italia hanno, per giocarci contro servono conoscenze importanti e la mia squadra oggi mi ha stupito».
EMOZIONI – Alvini ha comunque vissuto un’atmosfera splendida nello stadio in cui andava da bambino: «Mi sono emozionato perché il calcio è bello così ed è una delle cose più belle che può regalare. Anche quando dietro la panchina i fiorentini ti urlano contro è bello così, sicuramente non ci dormirò per come abbiamo perso. Ma dal punto di vista delle emozioni è stata una bella giornata, le emozioni che ti lascia dentro questo giochino sono fantastiche. Sinceramente però voglio dire che a parte il risultato è stato uno di quei giorni che ti resta dentro».
Fonte: dai nostri inviati al Franchi Andrea Ferrari e Lorenzo Coelli.
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