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16 anni senza il grande Erminio Favalli
16 anni senza il grande Erminio Favalli

Il 18 aprile del 2008 moriva improvvisamente a soli 64 anni Erminio Favalli, storico dirigente della Cremonese e uomo dal gigantesco cuore grigiorosso

La stagione 2007-08 fu maledetta, e non solo per quella finale playoff persa contro il Cittadella a giugno: infatti, il 18 aprile, venne a mancare Erminio Favalli, l’architetto del miracolo grigiorosso, di cui abbiamo largamente parlato in precedenti puntate della nostra rubrica, dedicata ai grandi personaggi che hanno fatto la storia della Cremonese.

COPPIA FENOMENALE – Favalli dirigente e Mondonico in panchina. Nel 2007 si ricompone questa storica coppia, con la Cremonese che può tornare a sognare. In una sorta di amarcord degli anni d’oro la squadra di Astori, Sirigu e Temelin tra gli altri andò ad un passo dalla B. Fu fatale la sconfitta in casa contro il Cittadella nella finale di ritorno dei playoff dopo aver eliminato il Foggia. Ma intanto qualcosa era già successo nei mesi precedenti: prima della trasferta contro il Foligno di Bisoli e Parolo, Favalli morì improvvisamente, lasciando sgomente una squadra ed una città intera.

CUORE GRIGIOROSSO – Per la Cremonese Favalli ha fatto tutto, in campo e fuori. Sin dai tempi in cui giocava come ala destra nei ruggenti anni ’60, preludio di una carriera ad alti livelli. Tornò a Cremona nel 1984: con la formazione di Luzzara appena promossa in A, iniziò un’epoca gloriosa, fatta di tanti successi, di anni d’oro con campioni e vittorie importanti. Per 18 anni quello tra Favalli e la Cremonese è stato un binomio imprescindibile. Da Cremona sono passati dei giocatori fenomenali, molti dei quali cresciuti nel settore giovanile e poi lanciati in palcoscenici importanti, vedasi Gianluca Vialli.

IDOLO – Tornò nuovamente a Cremona dopo il miracolo compiuto a Pizzighettone, squadra portata dalla D alla C1. Il destino però volle portarselo via prematuramente come fatto già col fratello, mentre si accasciava per legarsi le stringhe delle scarpe. Nessuno l’ha mai dimenticato infatti la Curva Sud ora è dedicata a lui, uomo dal vero cuore grigiorosso e ogni anno viene ricordato da tifosi e società. Senza te nulla è come prima.

Ciao, Erminio, Ciao.

Redazione

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