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La storia di Valeri alla Cremonese: dalle sgroppate vincenti al triste epilogo
La storia di Valeri alla Cremonese: dalle sgroppate vincenti al triste epilogo

Si chiude ufficialmente il percorso di Valeri alla Cremonese, dopo 107 presenze e una promozione storica in Serie A

È davvero finita l’avventura di Emanuele Valeri alla Cremonese. Ora c’è anche un comunicato della società che sancisce la rottura definitiva tra l’esterno classe 1998 e la società con cui è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni. Andrà in Serie A, categoria che proprio con la Cremo ha conquistato nel 2022 e in cui ha mostrato di poterci stare alla grande. Non ne avevamo dubbi nel momento in cui la squadra di Pecchia era ad un passo dalla storica notte di Como. Valeri è stato alla Cremonese tre anni e mezzo, conquistando Cremona e la sua gente a suon di sgroppate e di fucilate con il suo mancino atomico ed esplosivo, incurante del circondario. Tre anni e mezzo di grande amore, poi la crisi e il divorzio per un rinnovo mancato. Epilogo triste e per molti versi inaspettato.

CONTINUITÀ E QUALITÀ – Era il mese di settembre del 2020 quando la Cremonese ha scelto di affidare la corsia mancina a Emanuele Valeri, allora aitante 20enne in cerca della prima esperienza tra i cadetti. Fu un’intuizione dell’allora allenatore Pierpaolo Bisoli, che era stato a vedere qualche partita del Cesena nei mesi precedenti. Da quel momento Valeri in grigiorosso ha avuto una continuità devastante, con tutti gli allenatori passati dal Torrazzo: al primo anno di B salta solo 5 partite, nel 2021-2022 ne salta 9 e in Serie A è assente soltanto all’esordio di Firenze. Per il resto c’è sempre, perché da quella parte nessuno poteva garantire la stessa intelligenza tattica, la stessa corsa, la stessa energia, la stessa capacità di attaccare gli spazi. D’altronde, fino a qualche mese fa era il terzino italiano più forte del massimo campionato insieme a Fabiano Parisi.

CLUB DEI 100 – Valeri è diventato nel corso del tempo uno dei simboli della “cremonesità”, avendo fatto parte della Cremonese che “studiava” per fare il grande salto. Già dalla stagione precedente. Bisoli lo ha scelto, poi Pecchia, Alvini e Ballardini gli hanno dato estrema fiducia. Parliamo di un ragazzo intelligente e serio, propenso mentalmente e fisicamente a un miglioramento continuo. In tre anni e mezzo ha totalizzato 107 presenze (non sono tanti i grigiorossi dell’era Arvedi ad aver tagliato il traguardo delle 100 partite, lo ha fatto nel pari di Coppa Italia a Firenze lo scorso aprile) e ha segnato 7 gol, tutti bellissimi e importantissimi. Infatti, considerando le due stagioni di Serie B e l’unica di A, quando ha segnato la Cremo non ha mai perso. La staffilata mancina da fuori area dopo una pregevole iniziativa personale era ormai consuetudine: a volte segnava, a volte colpiva il palo, altre volte ancora metteva a lato di pochissimo. Rimarranno nella storia il pari di Bergamo con l’Atalanta e quello di Torino con i granata: al Gewiss lesto a ribadire in rete dopo la scarsa respinta di Musso su tiro di Ascacibar, a Torino ha spaccato la porta dalla sua mattonella.

GLI ULTIMI MESI – Una bellissima storia d’amore, dicevamo. Poi il declino e la chiusura definitiva. Tutto è partito nel momento in cui la Cremonese ha offerto al difensore il rinnovo del contratto con adeguamento economico: voci concrete dicono che il giocatore sarebbe stato anche disposto ad accettare, malgrado la retrocessione immediata in Serie B. Daniele Ferri, procuratore del classe ’98, è intervenuto sostenendo che la Cremo non li abbia mai chiamati per discutere il rinnovo, in nessun momento dell’anno tra l’estate 2022 e quella dopo la retrocessione. Ha fatto passare che il giocatore, nonostante il grande impegno negli anni a servizio dei colori grigiorossi, non sia stato trattato con i giusti guanti. Davanti a tale comportamento, la Cremonese non si è più mossa di una virgola: rinnovo immediato o tribuna per tutta la stagione, a meno di offerte ritenute dal club soddisfacenti. Dalla A non si è più mosso nessuno, Valeri è stato messo fuori rosa fino a gennaio: andrà al Frosinone e giocherà in A. Forse è giusto così per il ragazzo, che ha dimostrato grandi capacità. Dispiace però che per una storia così bella non sia stato cucito un bel finale.

Emanuele Valeri resta comunque nella storia del club.

Andrea Ferrari

Caporedattore, Content Manager e Social Media Manager

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