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Gli ex, Favalli: «Non siamo supereroi, stiamo a casa»
Gli ex, Favalli: «Non siamo supereroi, stiamo a casa»

Il bellissimo messaggio di Favalli, ex grigiorosso risultato positivo al virus: «Anche i calciatori sono uomini. Il rischio contagio è elevatissimo, giusto fermarsi»

Qualche giorno fa una triste notizia ha coinvolto il calcio italiano. Il terzino della Reggio Audace (Serie C, ex Reggiana) Alessandro Favalli, nato in provincia di Cremona, cresciuto nella Cremonese con anche più di 60 presenze in prima squadra, è risultato positivo al coronavirus. In una bella intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha sensibilizzato sul tema, rafforzando il concetto che il calcio dovesse per forza di cose fermarsi, perché anche i calciatori sono uomini: «Ora sto bene, siamo uomini e non supereroi. Siamo a rischio tutti e bisogna essere più responsabili. Se ci viene detto di stare a casa, stiamo a casa. Il mister e i compagni di squadra mi stanno facendo sentire la propria vicinanza e questa cosa è di grandissimo aiuto».

IL VIRUSFavallino, come viene chiamato a Cremona da sempre, è poi entrato nel dettaglio sulla sua situazione personale«Lunedì scorso ho avuto febbre, raffreddore, mal di testa e bruciore agli occhi. I più classici sintomi influenzali – ha raccontato il classe 1992 -. Nei giorni precedenti avevamo fatto una cena in famiglia, dopo quei sintomi ho avvisato tutti e ci siamo preoccupati. Avvisando i medici, siamo stati messi in isolamento, con anche la prova del tampone eseguita. Tutti sono risultati positivi, tranne uno. Sono più in pensiero per i parenti che per me, ma ne usciremo presto».  Alla Rosea, Favalli ha rassicurato tutti, per chiudere l’intervista: «Ci sarò ad aprile per un’eventuale ripresa, ma ora è giusto stare fermi. Questo virus può prendere chiunque, il rischio contagio è elevatissimo, meglio non fermarsi perché la salute viene prima di ogni cosa».

Fonte foto: sito ufficiale Reggio Audace

Redazione

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