fbpx
Cremonese, va bene così (per ora)
Cremonese, va bene così (per ora)

La Cremonese pareggia una partita tesa a Parma, ringrazia la Ternana che batte il Catanzaro e blinda il quarto posto

Non ci aspettavamo regali dall’ex Pecchia, timoniere dell’ultima promozione in Serie A della Cremonese. E pure giustamente. Ma nemmeno si poteva immaginare che la trasferta di Parma, utile ai padroni di casa solo per ufficializzare il primo posto, diventasse una sfida dura e cattiva, ricca di falli e cartellini. Alla fine il risultato è quello giusto, e per ora va bene così.

TURNOVER – Stroppa mantiene la parola data in conferenza e continua nel suo turnover finalizzato ad avere tutta la rosa in forma nei playoff. In difesa Lochoshvili è squalificato, Ravanelli non è ancora recuperato così tocca a Marrone che fa il suo esordio in grigiorosso. Ai suoi lati gli stakanovisti Antov e Bianchetti. A destra gioca Ghiglione mentre a sinistra viene confermato Quagliata. In mezzo tocca a Majer dare respiro a Castagnetti, le mezzali sono Johnsen e Pickel. Davanti l’atteso ex Vazquez e Tsadjout. Come già detto, Pecchia non ha intenzione di regalare nulla: l’allenatore del Parma schiera l’undici tipo, con il solo Chichizola che riposa (in porta il secondo Corvi).

CHE PARMA – I padroni di casa non sono certo uno sparring partner, anzi. Lo stadio è gremito e la voglia di festeggiare promozione e primo posto in classifica (al Parma basta non perdere punti rispetto al Como) è tanta. Come da manifesto di Pecchia (e chi se lo scorda) i crociati partono forte, anzi fortissimo. Come all’andata dopo pochi minuti sono già avanti, come all’andata interviene il Var. Stavolta è un tocco di mano di Mihaila a causare l’annullamento del gol del vantaggio. Resta valida la bella uscita di Saro che fa carambolare la palla sul braccio dell’esterno. Preoccupa nella circostanza la fragilità della difesa grigiorossa, infilata con troppa facilità.

JOHNSEN SPACCA PARMA – Superato lo shock iniziale la Cremonese si riorganizza. Il primo caldo incide sul ritmo ma i crociati non sembrano risentirne. Iniziano quindi a fioccare i gialli per i grigiorossi, spesso in ritardo. L’unico a parlare la stessa lingua del Parma è Johnsen che salta sempre il primo uomo (e tante volte anche il secondo). La Cremo riesce a fare male quando va in verticale, senza perdersi troppo nel fraseggio. Succede prima del quarto d’ora: Saro va da Majer che controlla e lancia Johnsen, Balogh lo ferma in modo irregolare e viene espulso. Al netto della dubbia entità del fallo va sottolineata la pragmaticità della Cremo, che per una volta non si perde in un possesso superfluo e in due tocchi arriva a creare un pericolo alla difesa avversaria.

WELCOME MUDO – Diremmo bentornato, ma forse è più corretto ben arrivato. Il Mudo sente la partita e scende in campo con l’abito elegante, quello fatto di verticalizzazioni geniali e tocchi di suola a nascondere la palla agli avversari. C’è anche un pizzico di nervosismo, come dimostrano i due falli (con giallo annesso) commessi nei primi minuti. Il gol che sblocca la gara è una sua invenzione, un tiro a giro nato dallo scambio sul corner con Johnsen: non ci sono schemi qui, solo la giocata di un campione che si mette in proprio e decide di fare gol. Le due reti nelle ultime due gare disputate sono il miglior biglietto da visita per affrontare i playoff da protagonista.

JOHNSEN SPACCA CREMO – Con l’uomo in più e qualche forza fresca la Cremonese prova a chiuderla nella ripresa ma torna ad essere la versione sprecona di qualche settimana fa. Succede così che l’ennesima accelerazione della coppia Man-Mihaila punisce i grigiorossi. Ci sarebbe pure l’occasione per ribaltarla giusto qualche minuto dopo, ma sulla bella palla di Tsadjout Johnsen spreca in maniera clamorosa, calciando alto a porta vuota. Roba da Mai dire Gol. L’ingenua espulsione di Pickel rimette in parità anche gli uomini in campo. I grigiorossi ci provano per un po’, ma arriva presto la sensazione che un punto vada bene ad entrambe. Così sarà: il Catanzaro perde contro la Ternana, il Como pareggia. La melina finale è servita.

TESTA AI PLAYOFF – Analizzando uomini e risultati verrebbe da fare i complimenti a Stroppa perché ha salvato capra e cavoli. Ha schierato giocatori meno utilizzati (Marrone era addirittura all’esordio in grigiorosso e ha giocato 90’), ha fatto riposare uomini affaticati (Sernicola, Zanimacchia, Castagnetti, Coda, Falletti) e ha centrato l’obiettivo di blindare il quarto posto che garantisce di saltare il primo turno dei playoff. Tuttavia ci sono ancora tanti aspetti da migliorare, dalla gestione dei momenti della partita a una condizione fisica che comunque sembra in leggera crescita. Il fatto che la gara contro il Cittadella sia ininfluente permette a Stroppa di avere due settimane abbondanti per preparare il primo turno di playoff. Non ci sarà nessun alibi per le gare che valgono una stagione.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

Potrebbe interessarti anche:

Alvini, ma cosa mi combini?

Alvini, ma cosa mi combini?

Cremonese, ora o mai più

Cremonese, ora o mai più

Cremonese, vai all-vini

Cremonese, vai all-vini

La Cremonese e il modulo placebo

La Cremonese e il modulo placebo