In Calabria era importante vincere, ma ancora di più non perdere. E così facendo, la Cremonese ha (più o meno) consolidato il quarto posto

Se vogliamo sforzarci di trovare un lato positivo nel pareggio di Catanzaro (ma più generalmente al periodo che sta passando la Cremonese nell’ultimo mese a questa parte), non possiamo non notare che almeno la distanza in classifica dai calabresi è rimasta immutata. Quattro punti di distanza c’erano prima e altrettanti ce ne sono ora, ma con una giornata in meno a disposizione dei calabresi (quinti) per tentare il sorpasso sui grigiorossi (quarti). E considerando anche il doppio 0-0 tra andata e ritorno, il regolamento prevede che si guardi poi la differenza reti, che ora vede la Cremonese avanti, anche qui, di 4 lunghezze (15 contro 11).

COSA CAMBIA – Ricordiamo che, in ottica playoff, la terza e la quarta classificata passano di diritto in semifinale, a differenza delle altre che si affrontato in un altro “mini playoff” per poi entrare nel tabellone assieme alle altre sopraccitate. Il primo turno, infatti, prevede la sesta contro la settima e la quinta contro l’ottava, e le rispettive vincenti contro terza e quarta. Allo stato attuale, dunque, la vincente tra Palermo e Brescia se la vedrebbe contro il Venezia, mentre quella tra Catanzaro e Sampdoria contro la Cremonese. A occhio, forse, per ora conviene rimanere quarti anziché terzi, se proprio il treno per il secondo posto è oramai partito.

CALENDARI A CONFRONTO – Mancano ancora 4 partite e molto può ancora succedere. Il Catanzaro, infatti, ha bisogno di punti per non rischiare di farsi rimontare dal Palermo (oltre che per provare a raggiungere la Cremo), e per ottenerli dovrà vedersela contro Pisa, Venezia, Ternana e Sampdoria, tutte squadre che, allo stato attuale, si giocano qualcosa. Gli uomini di Stroppa, dal canto loro, hanno la trasferta di Venezia, il Pisa in casa, la trasferta di Parma che, verosimilmente, sarà per loro un’occasione di festa, e il Cittadella in casa.