La Cremonese archivia il campionato con una convincente vittoria sul Cittadella. La squadra è pronta per disputare i playoff da protagonista
Il calcio è strano Beppe. Una Cremonese che sembrava in fase calante dopo aver sprecato il vantaggio sul Como, si presenta ora ai playoff con rinnovato entusiasmo e fiducia. Merito di risultati ritrovati e di un Venezia che butta via l’occasione della vita; i lagunari ora dovranno lavorare per recuperare freschezza psicofisica.
CAMBI – Tutto di nuovo, niente di nuovo. Le due gare senza particolari obiettivi permettono a Stroppa di utilizzare tutta la rosa e dare respiro a chi ha giocato di più in stagione. Davanti al sempre più sicuro Saro viene confermato Marrone, a sinistra rientra Lochoshvili mentre a destra c’è l’annunciata staffetta Bianchetti-Antov. Castagnetti dirige il centrocampo, ai suoi lati Buonaiuto e Abrego, sulle fasce Zanimacchia e Quagliata. Davanti insieme a Falletti torna a giocare dal primo minuto Coda dopo due panchine consecutive.
SOLO CREMO BIANCHETTI – Fin da subito è evidente che il Cittadella ha già la testa in vacanza. La partita conta poco anche per i grigiorossi che tuttavia non possono staccare la spina. È bravo Stroppa a motivare i ragazzi che affrontano la gara con il piglio giusto. Già dopo pochi minuti Zanimacchia va in gol sul bel lancio di Bianchetti ma il guardalinee sbandiera. Poco dopo lo stesso Bianchetti slalomeggia in area e si guadagna il rigore che Coda trasforma (sedicesimo gol in campionato per il bomber grigiorosso). Come se non bastasse, ancora Bianchetti si mette in proprio e sigla il 2-0 inzuccando in rete il bel cross di Quagliata, tra i più positivi. Come prevedibile la ripresa non offre grandi spunti. Il ritmo si abbassa, le occasioni capitano di qua e di là. Buonaiuto si vede annullare il 3-0 che viene invece segnato da Johnsen a pochi minuti dalla fine. Il VAR in pieno recupero toglie dalle mani di Ciofani il rigore del poker grigiorosso.
ARMI IMPORTANTI – Sono pochi gli spunti su cui riflettere dopo una partita di questo tipo. È in ogni caso apprezzabile la voglia di dimostrarsi all’altezza di chi ha giocato meno. Marrone disputa una gara ordinata. Che l’ex Lecco e Monza fosse ordinato in fase di costruzione era noto, avendo un passato da centrocampista, ma contro il Cittadella mostra anche buone doti difensive. Quagliata gioca finalmente con coraggio, punta l’uomo e crea la superiorità numerica: può essere un’arma importante a gara in corso perché il suo mancino viene sempre comodo. Oltre all’assist per Bianchetti entra anche nell’azione del terzo gol, nato da una sua giocata. Abrego ha già dimostrato in altre occasioni il suo valore, ma conferma di essere un giocatore solido su cui poter sempre fare affidamento. Buonaiuto ha una buona gamba e promette a sua volta di essere l’uomo che può cambiare le partite dalla panchina.
PRIME (E ULTIME?) VOLTE – La gara contro il Cittadella racconta anche due storie diametralmente opposte. È finalmente arrivato il tanto atteso esordio in grigiorosso di Della Rovere, gioiellino del settore giovanile. Il classe 2007 ha impattato senza paura con il calcio dei grandi: nonostante l’età tratta il pallone come un amico e non come un oggetto da portare dal punto A al punto B. Il ragazzino sfiora anche il gol con un tiro a giro che finisce di poco largo. Cremonese-Cittadella potrebbe anche essere stata l’ultima allo Zini di capitan Ciofani. Una storia in salita quella di Daniel, che con lavoro e serietà si è guadagnato il rispetto di tutta la tifoseria. Forse avrebbe meritato qualche minuto in più, e soprattutto un occhio chiuso del Var: un’altra esultanza sotto la Sud se la sarebbe meritata. Piace pensare che abbia tenuto in serbo il gol per occasioni più importanti.
AI PLAYOFF CON AMBIZIONI – Come si diceva in apertura, dopo due gare senza particolari obiettivi si torna a fare sul serio. Le partite contro Parma e Cittadella hanno ridato fiducia all’ambiente che si era abbattuto per aver sprecato il vantaggio sul Como. Se fino a una settimana fa i playoff sembravano un ostacolo insormontabile, dopo ieri sera i prossimi impegni si affrontano con prospettive diverse. Perché nel calcio le cose cambiano molto velocemente. Mentre il Como non regge la pressione e inciampa con il Cosenza, il Venezia addirittura frana contro lo Spezia e spreca un’occasione d’oro. In quali condizioni psicofisiche arriveranno i ragazzi di Vanoli alle partite che contano? Sicuramente non ottimali. Mentre la Cremonese appare in crescita e approccia i playoff con ambizioni più che legittime.