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Cremonese, riecco il Catanzaro: in campionato due sfide belle e senza gol
Cremonese, riecco il Catanzaro: in campionato due sfide belle e senza gol

Punti forti e punti deboli del Catanzaro: la Cremonese deve stare molto attenta alla velocità degli esterni di centrocampo

Catanzaro-Cremonese, atto terzo. E ci sarà anche l’atto quarto. Sarà una semifinale playoff molto interessante tra due squadre che amano la fase offensiva e preferiscono tenere il pallino del gioco. In campionato si sono di fatto annullate, producendo uno 0-0 allo Stadio Zini alla prima giornata e un altro 0-0 al Ceravolo un mese fa. Se al debutto stagionale – con ancora Ballardini sulla panchina grigiorossa – non era stata una gara particolarmente vibrante (a parte un palo clamoroso di Afena-Gyan), al ritorno le due formazioni non si sono affatto risparmiate, con tante conclusioni dall’una e dall’altra parte.

PREGI E DIFETTI – Rimanendo infatti sullo 0-0 di poche settimane fa, la Cremonese aveva sfiorato il gol con Pickel (paratona di Fulignati, stellare anche nel turno preliminare giocato col Brescia anche se poi uscito per infortunio) e con Johnsen; il Catanzaro però nel finale ha avuto la più grande palla gol della partita con Stoppa. La Cremo è la squadra che tiene più palla nella metà campo avversaria, il Catanzaro quella che ha più possesso nella propria, di metà. A Vivarini piace impostare dal basso, innescando poi gli esterni Vandeputte e Sounas, molto molto rapidi: da lì sono arrivati i maggiori pericoli per i ragazzi di Stroppa. Una curiosità: il Catanzaro, che segna molto, in stagione ha finito 0-0 soltanto due gare, proprio quelle con la Cremo.

Redazione

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