Il tecnico del Cosenza Bisoli, ex Cremonese, ricordato dalla Sud: «A volte contano più ricordi così che vincere campionati. In bocca al lupo a tutta Cremona»
In sala stampa, dopo la vittoria della Cremonese per 3-1 sul Cosenza, ha parlato anche mister Pierpaolo Bisoli, ex di questa partita «Un’emozione unica il ricordo della Curva Sud, che non mi aspettavo. Ringrazio tutti, molte volte è più importante lasciare un ricordo così che vincere campionati. Mi sono trovato benissimo con tutto l’ambiente, faccio l’in bocca al lupo alla società, al Cavalier Arvedi ma non dico nulla per evitare di portare sfortuna». Sulla partita si ritiene soddisfatto: «Abbiamo creato grattacapi alla Cremonese, nel secondo tempo una gran parata di Carnesecchi ci ha impedito di accorciare. Il 3-1 ci ha tagliato un po’ le gambe».
SUL COSENZA – «Sono comunque orgoglioso dei miei ragazzi, siamo in grande crescita. Abbiamo fatto una prestazione ottima sia col Benevento che oggi, adesso dobbiamo prepararci al match di lunedì prossimo col Pordenone: vincere vorrebbe dire playout quasi sicuri». Così ha proseguito il tecnico emiliano in conferenza stampa: «Due parole anche su Larrivey: quando è arrivato aveva 20-30 minuti di autonomia, ora più di novanta ed è per noi un riferimento importantissimo. Ottimo giocatore e anche grande uomo».
SULLA CREMO – Ancora due parole per la Cremonese e per Gaetano per Bisoli, che puntava moltissimo proprio sul giocatore in prestito dal Napoli: «Forse Gaetano aveva bisogno di sei mesi in più per sbocciare (sorride, ndr)! A parte gli scherzi, non rinnego nulla: avevo costruito la squadra su di lui, ma sapevamo ci voleva qualcosa in più. Bravo Pecchia a trovare la giusta collocazione, bravo anche lui a maturare». Prima della gara Pecchia aveva elogiato il lavoro svolto da Bisoli a Cremona: «Lo ringrazio, è un attestato di stima tra colleghi che non sempre si vede – fa notare il mister rossoblù -. Sono felice di questo, conservo bei ricordi con la Cremonese. Chiaro, oggi avrei voluto sgambettarla e per poco non ci sono riuscito. Mi lascia l’amaro in bocca, vado a casa contento perché la mia squadra ha giocato alla pari».
Fonte: dai nostri inviati allo Stadio Zini Andrea Ferrari e Lorenzo Coelli
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