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C’era una volta… Emiliano Mondonico, leggenda grigiorossa
C’era una volta… Emiliano Mondonico, leggenda grigiorossa

L’episodio di “C’era una volta…” oggi è uno speciale dedicato a Emiliano Mondonico, compianto ex allenatore grigiorosso.

Quando si parla di Emiliano Mondonico si potrebbero dire mille cose: si ripensa a quando seminava il panico fra i difensori avversari, si ripensa alle sue annate alla guida dei grigiorossi come allenatore, si ripensa a quando si metteva all’ombra della tribuna mentre dirigeva la partita, si ripensa al suo carattere ribelle, al suo sorriso e alle parole d’amore spese per la squadra della sua città. Emiliano Mondonico è colui il quale ha riportato in alto il nome della Cremo prima da calciatore e poi da allenatore vivendo anni bellissimi fra Serie B e Serie A.

Il “Mondo” nasce il 9 marzo 1947 a Rivolta d’Adda, uno degli ultimi paesi della provincia di Cremona tra quella di Milano e quella di Bergamo. Calcisticamente cresce nella cantera grigiorossa fino ad esordire giovanissimo in prima squadra nella stagione 1967/68 quando Danilo Ravani lo lancia in Serie C. Dopo un primo comprensibile adattamento Mondonico esplode segnando reti a valanga e vincendo anche il titolo di capocannoniere della Quarta Serie. Dopo sole due stagioni Mondonico vola a Torino per sostituire Gigi Meroni, morto prematuramente e tragicamente. L’avventura grigiorssa del “terrore del Po”, però, non è finita qui. Dopo qualche anno passato fra Torino, Monza e Atalanta (condito anche da momenti difficili), Emiliano torna sotto l’ombra del Torrazzo nel 1972. Il suo talento nonostante il passare degli anni rimane intatto e a Cremona segnerà moltissimi gol: in totale saranno 88 le reti collezionate in 224 partite, record assoluto di tutta la storia del nostro club tuttora imbattuto. Nel 1979 dopo tanti anni di genio e sregolatezza sui campi decide di appendere le scarpe al chiodo e di intraprendere la carriera da allenatore, una scelta che spiazzò alcuni addetti ai lavori.

Caratterialmente il “Mondo”, infatti, è ritenuto per alcuni difficile da “prendere” e molti rimangono colpiti dalla scelta del giocatore. Ma i dubbi iniziali dei più scettici vengono ben presto sciolti. Dopo aver allenato le giovanili, Mondonico passa in prima squadra, esperienza che culminerà con la promozione in Serie A del 1984 dopo 54 anni di assenza. Le sue prime panchine arrivano nel 1982 quando Emiliano, fa ricredere pubblico e critica prendendo in mano una squadra già spacciata portandola a una salvezza dal dolce sapore del miracolo. La Serie B è cosa certa e, dopo aver perso gli spareggi contro Cesena e Como nel 1984 arriva, appunto, la promozione nella massima Serie. E’ la squadra di Bencina e Bonomi, di Viganò, di Montorfano e di Vialli. Una squadra piena di talento e carattere, che ha fatto divertire il popolo grigiorosso. Purtroppo il paradiso della Serie A durerà troppo poco e dopo una retrocessione e un nono posto nel 1986, il “Mondo” saluta tutti e migra verso altri lidi, raccogliendo fortune ovunque e diventando un uomo popolarissimo nel mondo del calcio.

Il suo carattere esuberante lo contraddistingue per tutta la sua vita: memorabile fu il gesto di ribellione nei confronti dell’arbitro quando al Torino agitò in aria una sedia in segno di rivolta. Mondonico è così: genio spontaneo che non te le manda di certo a dire. Emiliano si fa ammirare da tutto il mondo del calcio per il suo modo di allenare senza tanti fronzoli e con molta concretezza. Quando guida una squadra lo fa con consapevolezza dei propri mezzi e dell’obiettivo da raggiungere. Dopo le stagioni con Atalanta, Torino, Napoli, Fiorentina, Cosenza e Albinoloeffe, il “Mondo” non resiste al richiamo del Cavaliere Arvedi e torna a Cremona nel 2007.

Siamo in C1, il Cavaliere Arvedi aveva appena acquistato una Cremo ferita e salvatasi sul filo del rasoio da un’ennesima retrocessione in C2. Mondonico è l’allenatore di una squadra stellare. Ci sono i giovani Sirigu, Perticone e Astori, ci sono Viali, Argilli, Zauli e Colucci, oltre ad esperti della categoria come Graziani e Temelin. E’ una corazzata, ma purtroppo sappiamo tutti come andò a finire quella stagione… Mondonico resta un altro anno alla guida della Cremo, una squadra però con le pile scariche. Mondonico lascia quindi Cremona, stavolta per l’ultima volta.

Dopo essere passato all’Albinoleffe ecco però che arriva una notizia che nessuno vuole leggere: il “Mondo” è malato. Inizia quindi la partita più importante, la partita con la vita. Il “Mondo” lotta, guarisce e torna in campo, per ben due volte, perchè il male decide di ritornare, ma Mondonico riesce a sconfiggerlo ancora. L’ultima parentesi da allenatore sarà nel 2012, alle redini del Novara in Serie A, squadra raffazzonata e con poche speranze di salvezza. Dopo essere subentrato ad Attilio Tesser, il tecnico di Rivolta d’Adda viene esonerato dopo poche giornate. La sua carriera da allenatore giunge al termine.

Dopo qualche anno di meritato riposo con la famiglia, purtroppo il male che lo aveva già colpito torna e il “Mondo”, il 29 marzo 2018, all’età di 71 anni, si spegne a Milano, lasciando un vuoto immenso nella sua famiglia e nel mondo del calcio.

Emiliano Mondonico per il mondo del calcio ha rappresentato tanto e la sua perdita è stata un grande peso. Per tanti addetti ai lavori, il “Mondo” è stato un grande allenatore. Per noi affezionati alla maglia grigiorossa qualcosa di più: Mondonico è stato una leggenda che ci ha portato grandi gioie e che ha conservato per tutta la vita la Cremonese nel cuore.

Nicolò Bonazzi

Collaboratore esterno

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