Nereo Bonato, nuovo direttore sportivo della Cremonese, è stato presentato questa mattina in conferenza stampa: «Grazie Arvedi. Il nostro obiettivo è fare progressi nel tempo»
Giornata di presentazioni in casa Cremonese. In tarda mattinata è stato infatti presentato il nuovo direttore sportivo grigiorosso Nereo Bonato, annunciato ieri tramite un comunicato ufficiale. L’ex ds del Sassuolo ha preso il posto dell’esonerato Leandro Rinaudo. A prendere per primo la parola è stato il presidente Paolo Rossi, che ha dato il benvenuto a Bonato per poi ringraziare l’ormai ex direttore sportivo della Cremonese: «Buongiorno a tutti, sono qui per presentarvi il Signor Bonato, la decisione di aggregarlo alla società è arrivata ieri dopo aver riunito il Consiglio d’Amministrazione e lui ha firmato subito. Ringrazio Rinaudo che ha fatto tutto quello che poteva fare, ma come spesso capita in questo mondo è arrivata la sua sostituzione».
CRITICITÀ E NEGATIVITÀ – Subito dopo l’intervento del Presidente ha parlato Paolo Armenia, il direttore generale, spiegando il perché dell’addio a Rinaudo: «In un’azienda che funziona ci sono aree di competenza, nel nostro caso quella sportiva ha delle criticità che non possiamo nascondere. Abbiamo quindi deciso di sollevare dall’incarico il responsabile di quell’area sostituendolo con un profilo diverso e dai connotati importanti». Il dg ha anche parlato del momento che sta attraversando l’ambiente grigiorosso: «Ritengo che Bonato possa farci fare un salto oltre al fosso che in questo momento ci opprime, c’è una cappa di negatività e spero che il suo inserimento possa portare benefici anche in questo contesto».
PRESENTAZIONE – Prima delle domande dei giornalisti, il neo ds ha illustrato la propria carriera professionale (qui trovate la sua scheda completa), ringraziando prima la proprietà e parlando del suo predecessore: «Buongiorno a tutti, inizio ringraziando il Cavaliere Arvedi e il CdA per l’opportunità che mi è stata data. Porto un saluto per Leandro che è un collega e amico, aldilà dell’amarezza penso che questo possa essere un passo importante per la sua carriera». La nuova avventura grigiorossa permette al neo arrivato di avere molte opportunità: «A Cremona c’è una proprietà importante che ha già investito molto, le strutture mettono la squadra nelle condizioni migliori. Risulta dunque necessario fare un progetto tecnico che permetta a tifosi e società di avere quelle soddisfazioni che negli ultimi anni sono venute a mancare».
PUNTO DELLA SITUAZIONE – Subito dopo essersi accordato con la dirigenza, Bonato ha attentamente analizzato la situazione grigiorossa: «Dobbiamo prendere coscienza della situazione. Quest’anno la B è a 19 squadre e molte rose si sono rinforzate a gennaio, il target delle squadre è alto e i risultati sono imprevedibili. Ho incontrato la proprietà e ho analizzato tutte le difficoltà del momento. Abbiamo davanti un mese in cui dobbiamo sistemare tutte le problematiche che ci sono: due le soste forzate (turno di riposo e Nazionali, ndr), due le partite, che saranno vere e proprie battaglie. Dobbiamo arrivare a fine marzo dopo aver ottimizzato tutte le situazioni». Le soddisfazioni mancate degli anni precedenti non interessano il direttore, che invece guarda al futuro con obiettivi ben chiari: «Ci sono tutte le condizioni per ottenere i risultati sperati, ci vuole pazienza e dobbiamo dare credibilità e coerenza a quello che facciamo. Mercato degli svincolati? Meglio concentrare le attenzioni sullo spogliatoio, il mercato è limitatissimo soprattutto dopo l’approdo di Cocco al Padova».
E IL MISTER? – Il nuovo ds ha parlato anche con mister Rastelli, la cui posizione negli scorsi giorni è sempre stata in bilico, ma che al momento appare più salda: «Con lui ho fatto un discorso approfondito analizzando il suo percorso, Ho trovato una persona che si porta con sé l’amarezza di non essere riuscito a incidere come pensava, ma contemporaneamente che ha grandi motivazioni. Questo mi ha dato fiducia. Riconosco in lui delle qualità – ha proseguito Bonato – e, con la possibilità di resettare tutto, il percorso da qui in avanti potrà essere indirizzato verso un’altra direzione. Altra componente fondamentale è la squadra: ci dev’essere un’unità di veduta che va perseguita, comunicata e condivisa. Sono certo che i risultati sul campo non rispecchiano il suo vero valore, quest’estate c’è stata una mini-rivoluzione e non è facile trovare l’alchimia. Da qui in avanti non sarà semplice e ci vorrà convinzione».
CRESCITA ED ENTUSIASMO – La parola pronunciata di più nel corso della conferenza da Bonato è stata proprio crescita, intesa sia come la sua personale che come quella che la Cremonese si è posta come obiettivo: «La società sta gettando basi importanti. Ci vuole la forza di uscire da queste situazioni, la proprietà ha sempre dato continità nonostante i numerosi insuccessi, è una fortuna per chi sarà chiamato ad operare qui. Se si uniscono proprietà importante, management preparato e uno staff tecnico di livello i risultati si ottengono per forza, anche se non nell’immediato». Il direttore si è poi riservato un commento sui tifosi: «Cremona è una piazza che trasmette entusiasmo, una provincia sana che ricorda il Sassuolo come proprietà ma con molta più tradizione. Sono stato alla sfida con l’Ascoli e ho percepito un po’ di malumore, ma ero presente anche nel 5-1 sul Venezia. Il clima in quel caso era molto bello ed è nostro compito riportarlo a quei livelli».
INCOMPRENSIONI – Nell’ultimo periodo sono state numerose le situazioni che hanno portato, per una serie di motivi, negatività e dubbi intorno alla Cremonese (la situazione di Paulinho tra l’anno scorso e quest’anno, l’addio di Brighenti, la ricerca forsennata di un bomber a gennaio che non ha dato i risultati sperati). Potrà esserci quindi un cambiamento di rotta? Secondo Bonato possono esserci stati degli errori, ma le variabili da considerare sono immense: «La linea è precisa, la società ha speso soldi veri negli anni. Il nostro obiettivo è fare progressi nel tempo, gettare le basi per il futuro. Possono esserci obiettivi che non vengono raggiunti, lo sport è umano. A gennaio ci sono tantissime variabili, trattative che sembrano chiuse saltano all’ultimo ed è tutto molto precario. Il nostro mondo è renderlo il meno precario possibile». In bocca al lupo a Nereo Bonato, nuovo ds grigiorosso.
Fonte: dal nostro inviato al Centro Arvedi Lorenzo Coelli
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