fbpx
Stroppa: «Serve serenità, le preoccupazioni pongono limiti»
Stroppa: «Serve serenità, le preoccupazioni pongono limiti»

Le parole di Stroppa alla vigilia della finale playoff di ritorno contro il Venezia: «Ricordo cosa è successo a Bari l’anno scorso»

Siamo arrivati al The Last Dance di questa stagione 2023-24 di Serie B. La Cremonese si trova con le spalle al muro, obbligata a vincere al Penzo di Venezia per conquistare la promozione in Serie A. Ma nonostante la casa dei lagunari sia un fortino quasi inespugnabile, i ragazzi di Stroppa hanno dimostrato nella partita d’andata di poter fare l’impresa. La Cremo si è dimostrata superiore, e senza le parate di Joronen staremmo scrivendo d’altro. Inoltre, il mister sa perfettamente come vincere i playoff in casa della 3ª classificata, ci riuscì il suo Monza contro il Pisa, due anni fa. Di seguito, la conferenza stampa integrale di Giovanni Stroppa alla vigilia della gara.

Concentrazione massima, ovvio, ma come cambia l’approccio con la gara di ritorno?
«Cambia, ma l’importante è essere concentrati sull’andare a fare ciò che sappiamo».

Una partita complicata a Cremona tra una squadra più tecnica, la Cremo, e una più fisica, il Venezia. Attenzione in avvio, o la si gioca fin da subito?
«Attenzione sempre, e ciò non si significa non cercare di vincerla. Ci sono 90′ a disposizione, c’è da stare attenti nelle due fasi e soprattutto negli episodi. Diventano fondamentali le palle inattive, qualsiasi palla persa, in generale bisogna essere più bravi negli episodi. Per il resto, attenzione, applicazione, sapendo che qualsiasi situazione può determinare il risultato. Entrambe abbiamo la nostra strategie e sappiamo come ovviare a quelle possibili da parte dell’avversario. Non mi espongo su cosa potremo fare noi, anche perché dipende da cosa faranno loro. Serve solo spensieratezza nel volere fare le cose al meglio».

All’andata, come nel resto della stagione, una Cremo che crea tanto e conclude, ma spesso non segna. Come essere più efficaci nella partita più importante dell’anno?
«In realtà, spesso tiravamo, ma non in porta, nella scorsa partita invece la porta l’abbiamo centrata. Il migliore in campo è stato il portiere del Venezia. Posso dire che dobbiamo essere più bravi, ma se il portiere para, a noi serve solo continuare a creare occasioni».

Dopo la partita di giovedì ha parlato di una condizione psicofisica importante. Quanto influisce la partita giocata sui ritmi di domani?
«Non lo sappiamo. Non abbiamo avuto modo di fare allenamenti che potessero testare la tenuta fisica. Ho qualche dubbio per domani e cercherò di mettere in campo la squadra più fresca, anche i cambi saranno finalizzati a mantenerla tale. La brillantezza delle due squadre andrà di pari passo avendo avuto gli stessi giorni a disposizione».

Vanoli sia nel pre che nel post partita ha affermato che la pressione è tutta sulla Cremo. A noi non sembra, visti i vantaggi del Venezia. Lei che ne pensa?
«Sono assolutamente d’accordo. Io sono qua da 7 mesi, ho preso una squadra in basso in classifica. Ci accomuna il percorso straordinario. Non abbiamo niente da perdere. Il Venezia ha diversi giocatori che hanno giocato in A, diversi che hanno già fatto i playoff, arriva da due anni di percorso, forse la pressione ce l’hanno loro. Io mi tengo la nostra».

Il Venezia si copriva, la Cremo non era forse abbastanza rapida nel fraseggio e ha dovuto approfittare di spazi minimi. Si aspetta uno spartito simile?
«La partita si è divisa in due tempi, il primo è stato così, il secondo molto più dominato da parte nostra. È chiaro che bisogna sfruttare tutti gli spazi. Dipende anche dalla volontà del Venezia, si gioca fuori casa, ambiente diverso. Ci aspettiamo qualsiasi cosa».

Vanoli ha detto che ogni minuto che passa è guadagnato per loro. È chiaro che puntano a mantenere il risultato…
«Io faccio i complimenti a Vanoli per il percorso e mi fermo qua. Io ho visto cosa è successo a Bari l’anno scorso. Al di là di cosa aspettarci, vedremo che succederà, è una partita aperta».

Come sta la squadra, qual è il clima e cosa vede nei ragazzi?
«Il clima è bellissimo. Stiamo vivendo un percorso bellissimo. Siamo concentrati, cattivi, abbiamo un livello straordinario e dobbiamo continuare così. Fare il nostro mestiere. Ho percepito nell’ambiente di Cremona, anche l’altra sera, grande partecipazione in questo senso. Dobbiamo stare sereni, abbiamo sempre lavorato per questo».

Già col Monza le è riuscita l’impresa di vincere i playoff da quarti in classifica, e neanche tanto tempo fa. Cosa riprendere da quell’esperienza per vincere domani?
«Credo che tutte le esperienze siano diverse, ma possano lasciarti qualcosa. In questo caso, ripeto, serve la stessa capacità di rimanere concentrati e fare bene le cose, nel modo più sereno possibile. Le preoccupazioni pongono limiti».

Punte leggere, pesanti o una leggera e una pesante?
«Le due punte devono essere entrambe sia pesanti che leggere. Pesanti nel senso di concentrate e leggere nel senso di spensierate. Non voglio inventarmi niente di nuovo, non c’è necessità. La squadra mi dà già delle certezze. Penso a 16 giocatori sui 90′, non ai chi parte dall’inizio».

Johnsen mancherà ancora?
«Sì, Johnsen non ci sarà».


Fonte: dal nostro inviato Michele Iondini
Ogni replica necessita della corretta fonte CuoreGrigiorosso.com

Michele Iondini

Potrebbe interessarti anche:

Cremonese, torna Michele Castagnetti

Cremonese, torna Michele Castagnetti