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Le pagelle – Che gol di Okereke! Valeri soffre
Le pagelle – Che gol di Okereke! Valeri soffre

Le pagelle di Cremonese-Inter, terminata 1-2: grigiorossi avanti con Okereke, la ribalta Lautaro Martinez con una doppietta

CARNESECCHI, voto 6
La pressione dell’Inter è tanta, così come le sue parate: difficile elencarle tutte. Pregevoli sicuramente quelle su Dimarco e Lautaro. Resta sempre qualche dubbio sulle respinte.

BIANCHETTI, voto 6
Ballardini lo preferisce a Ferrari come braccetto destro della difesa a tre. Non soffre nell’uno contro uno come a Firenze, anche perché non ha un avversario veloce che lo punta e i compagni raddoppiano puntuali. Commette qualche errore in fase di possesso, tiene in gioco Lautaro nell’occasione di fine primo tempo.

CHIRICHES, voto 6.5
Quasi sempre con le cattive, legge bene diversi lanci da dietro a scavalcare i braccetti, chiudendo come faceva il libero una volta. Tanti gli interventi risolutori, anche se rischia tantissimo con un paio di entrate dure in area di rigore.

VASQUEZ, voto 6.5
Segue a vista gli inserimenti di Gagliardini, che ferma senza fallo in più di un’occasione. Nel secondo tempo passa centrale a quattro: sono tanti gli interventi decisivi, sempre puliti e sul pallone. Forse potrebbe fare di più sulla seconda rete, ma Lautaro è bravo a usare il corpo.

SERNICOLA, voto 6
Parte alla grande. Dietro concede qualche crossa a Dimarco, ma è inevitabile. Davanti si fa vedere con puntualità: bella la palla per Benassi, utili le sue serpentine che alleggeriscono la pressione dell’Inter. Cala nella ripresa.

BENASSI, voto 6.5
Gioca facile, cercando il compagno vicino e applicandosi in fase difensiva seguendo gli inserimenti degli avversari. Bene anche in fase di possesso, non perde mai palla sulla pressione avversaria. Il suo forte sono le incursioni: prova il golazo con il tacco, Onana respinge. Gran cross per Ciofani.

CASTAGNETTI, voto 6
A inizio partita fatica a districarsi in mezzo al traffico del centrocampo. Quando l’Inter cala trova gli spazi per fare il suo gioco: imposta senza paura, trova linee di passaggio interessanti e grazie a suoi lanci la Cremo ribalta l’azione con efficacia.

MEITÈ, voto 6.5
A corrente alternata. Quando funziona è un piacere: strappa palla al piede e suggerisce nello spazio, salta uomini come birilli con quel tocco destro-sinistro che manda fuori tempo l’avversario. Entra nell’azione del gol di Okereke.

VALERI, voto 5
Soffre tanto Dumfries cha gli scappa in più di un’occasione, la prima dopo nemmeno un minuto. Ci mette la solita corsa e tanta grinta, davanti però riesce a incidere solo a tratti.

OKEREKE, voto 7
Il primo gol allo Zini vale l’attesa: si accentra e fa partire un tiro a giro a scendere che si infila all’incrocio opposto. In ripartenza fa valere la sua velocità, quando parte palla al piede dà sempre la sensazione di creare pericoli. Steso da Acerbi, poteva essere rosso.

CIOFANI, voto 6.5
La sua è una partita di sacrificio, come era facilmente immaginabile. Si spende in fase difensiva, scala con i tempi giusti e disturba le ripartenze dal basso dell’Inter. Manda in porta Okereke con un gran colpo di tacco, costringendo Acerbi al fallo da ultimo uomo. Sfiora il gol con una mezza rovesciata.


Sono entrati:

AFENA-GYAN, voto 5.5
Entra e si piazza alto a destra. Gioca una partita attenta, segue con attenzione gli inserimenti dell’Inter. Davanti si vede poco.

DESSERS, voto 6
Con il suo ingresso la Cremo perde la soluzione sulle palle alte. Un bel guizzo in fascia, trova bene Buonaiuto in area, calcia largo l’imbeccata di Meité.

BUONAIUTO, voto 5.5
Va a fare la mezzala sinistra, anche se poi spazia per tutto il campo. Non riesce a trovare le zolle giuste per incidere, devia debolmente il cross di Dessers.

ZANIMACCHIA, sv.


L’allenatore:

BALLARDINI, voto 6.5
La Cremo fa la partita che deve fare: difende con ordine e prova a ripartire. I grigiorossi giocano con intelligenza e non rinunciano ad offendere, rendendosi pericolosi in diverse circostanze. La sconfitta è onorevole e arriva solo a causa della superiore qualità della rosa avversaria: con una panchina più lunga il risultato forse sarebbe stato diverso.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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