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Mokulu sulla carriera: «Ho fatto l’Europa League»
Mokulu sulla carriera: «Ho fatto l’Europa League»

Martedì 12 maggio è stato ospite di CGR l’ex attaccante della Cremo Benjamin Mokulu, a GrigiorossOnair, su Instagram. Focus sulla carriera pre-Italia

Martedì pomeriggio, 12 maggio, è stato ospite della nuova puntata di GrigiorossOnAir l’ex attaccante della Cremonese Benjamin Mokulu Tembe, che ha scambiato con noi quattro chiacchiere in diretta su Instagram. Così si è espresso sulle avventure in Belgio e in Francia, prima di approdare in Italia. Anche la questione nazionale.


LA CARRIERA – Mokulu ha avuto una carriera precoce, iniziando prestissimo con la prima squadra: «Ho iniziato a giocare con i professionisti a 16 anni e 9 mesi, a 17 ho fatto il primo gol in Serie A belga nel Brussels poi è andato tutto veloce. La mia squadra era ricca di giovani e siamo scesi in B, in seguito sono andato all’Ostenda: lì ho segnato in due anni18 gol, guadagnandomi la chiamata del Lokeren in Serie A belga. È stata una grande esperienza, quarti in campionato, vincitori della Coppa nazionale e pure ai preliminari di Europa League. Poi mi ha acquistato il Mechelen dove non ho fatto benissimo, non ero ancora pronto a giocare da solo in attacco. Anche al Bastia potevo fare meglio, ho giocato solo 6 mesi in Francia e poi è arrivata la chiamata dell’Avellino».

TRA PRO LEAGUE, LIGUE 1 E SERIE B – Mokulu ha giocato in tre campionati diversi: quali le differenze? «In Belgio il calcio è meno chiuso, si va avanti e indietro continuamente. In Italia il gioco è molto più tattico, la manovra è più costruita. La Ligue 1 è una via di mezzo ma è un campionato più fisico, ho trovato molti difensori più grossi di me». Campionati che ora sono tutti accomunati dalla problematica coronavirus. Cosa farebbe Benjamin? «Io fermerei tutto, qui si sta giocando con la vita e la salute dei calciatori. In Serie A magari avranno protocolli più stringenti e riusciranno a ripartire in sicurezza ma sono cose che in Serie C sono difficili da applicare. Qui in Belgio hanno fermato tutte le serie inferiori, solo la Serie A deve ancora decidere perché hanno un meccanismo diverso: dopo la regular season ci sono i playoff, devono decidere come si assegnerà lo scudetto e chi retrocederà».

TRA BELGIO E CONGO – C’è anche un giallo nella carriera di Mokulu, quello legato alla nazionale. «Io ho fatto tutte le giovanili con il Belgio, poi a 19 anni mi è arrivata l’offerta di giocare con il Congo una partita non ufficiale, che non mi avrebbe precluso di tornare a giocare con il Belgio. Era una bella esperienza e ho accettato, poi però mi hanno accusato di aver fatto una scelta, mi hanno attribuito parole che non sono mai uscite dalla mia bocca».


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Redazione

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