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Giacchetta: «Dobbiamo guardare alle cessioni. Per Coda c’è interesse»
Giacchetta: «Dobbiamo guardare alle cessioni. Per Coda c’è interesse»

Il ds della Cremonese Giacchetta al quotidiano locale: «Non possiamo garantire a tutti 30 gare, non vogliamo contratti in eccesso»

Nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano locale La Provincia, il direttore sportivo della Cremonese Simone Giacchetta ha parlato di calciomercato. «Quando parlo di ringiovanire la squadra non mi riferisco alle dinamiche della costruzione della rosa per Pecchia, le premesse infatti sono totalmente diverse – spiega Giacchetta, facendo un recap di quell’annata -: Pecchia ripartiva da una salvezza conquistata e la ricostruzione della squadra era orientrata alla crescita, per cui erano state fatte scelte su giocatori di prospettiva che sarebbero cresciuto in un ambiente che voleva fare bene ma che non si era posto proprio il salto di categoria come punto di arrivo. Gli obiettivi della Cremonese sono già alti in partenza, a questo punto, e dunque da fuori la percezione cambia».

PUNTARE SUI GIOVANI – Nel corso dell’intervista, Giacchetta ha spiegato ulteriormente la faccenda: «Se ti cerca un club che dopo la retrocessione dalla A arriva a una finale playoff e parte per riprovarci, alcuni giocatori potrebbero pensare che a Cremona sia alto il rischio di non giocare. Dobbiamo quindi valutare bene su chi puntare, l’idea è restare possibilmente su ragazzi italiani che vogliono crescere». Non a caso, la Cremonese ha proposto contratti professionistici a giocatori della Primavera, tanto che saranno valutati da Stroppa: «L’augurio è che qualcuno possa fare bene e restare in gruppo per gran parte della stagione – prosegue il ds -. Non sarà semplice, ma evitiamo paragoni con la politica che era stata seguita con Pecchia. Dipende tutto dal mercato, dalla volontà dei giocatori e dei loro agenti di sposare il progetto grigiorosso. Di certo venire alla Cremonese vuol dire mettersi in gioco con un livello alto, non è possibile a tutti garantire trenta gare».

NUOVI ARRIVI – Il mercato grigiorosso è cominciato con due colpi da novanta, due acquisti che testimoniano la volontà di fare un super campionato. «Due rinforzi importanti da parte della proprietà per cercare di migliorare e crescere, in linea con l’idea di gioco dell’allenatore – sostiene Giacchetta circa Vandeputte e Fulignati -. Ora toccherà a Stroppa prendere decisioni tattiche sul campo, ma quello che conta è avere giocatori bravi. Vandeputte non era una priorità? L’ho detto perché non era assolutamente facile arrivarci, qualche club importante era sul giocatore e così non è stato semplice portarlo a casa». Molti si chiedono perché sia arrivato un altro portiere in rosa, avendo già Saro, Sarr, Agazzi e Jungdal. Per Giacchetta Fulignati «ha certe caratteristiche, non che gli altri non siano bravi. Abbiamo visto in lui alcune particolarità, su indicazioni di Stroppa. Abbiamo nel mister massima fiducia, è un acquisto che permette di migliorare un aspetto tattico del suo gioco». Chi farà posto a Fulignati? «Ci sarà un confronto, dobbiamo far coincidere le esigenze della Cremonese con quelle dei giocatori. Le due cose devono andare di pari passo».

IL FUTURO – Sono giorni in cui in casa Cremonese si parla tanto di Ferrari (dagli svincolati) e del ritorno di Antov dal Monza. Giacchetta però nell’intervista non si sbilancia: «Vogliamo fermarci un attimo per alcune valutazioni, guardando anche i primi lavori sul campo. Guarderemo alla difesa e poi all’attacco. Di sicuro ora è doveroso operare qualche cessione perché ci sono equilibri da rispettare. Non vorremmo avere contratti in eccesso, ci sono giocatori che in qualche modo faranno fatica a essere considerati centrali nel progetto tecnico». Cessioni, ok, ma quali? «Alcune considerazioni sono già state fatte, poi il mercato ha un timing particolare, può capitare l’occasione di cedere un giocatore all’improvviso. Serve una base su cui lavorare e poi confrontarci con le dinamiche del mercato, conciliando esigenze di entrate e uscite».

CAPITOLO CODA – Negli scorsi giorni Massimo Coda, tornato al Genoa, è stato accostato alla Sampdoria e poi al Pisa. Quale sarà il suo futuro? Il direttore sportivo grigiorosso spiega: «Ora sembra attirato dalla Samp, ma non ha ancora preso decisioni. Lui interessa sempre alla Cremonese e sa con quanto affetto Cremona lo attenderebbe e lo sosterrebbe. Ci sono situazioni di campo ed extra-campo da considerare, ma il tifoso cremonese e la Cremonese stessa hanno dimostrato grande stima per l’uomo e per il calciatore. Penso che tutti sarebbero contenti di rivedere Coda, siamo pronti a sostenerlo e a farlo rendere al meglio». C’è anche da dire che il bomber nel finale della scorsa stagione ha fatto anche tante panchine: «In questa categoria è sempre determinante, può accadere a chiunque però di avere un calo di forma o di avere a che fare con cambi tattici. In questo senso Coda ne ha fatto le spese, ma non vuol dire che ci sia stima massima nei suoi confronti da parte di tutti».

Redazione

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