
Massimo Coda è una vecchia conoscenza del calcio grigiorosso. Con la Cremonese ha disputato tre stagioni mettendo a segno 24 reti in 81 presenze
Massimo Coda è una vecchia conoscenza del calcio grigiorosso. Con la Cremonese ha disputato tre stagioni mettendo a segno 24 reti in 81 presenze e la sua esperienza a Cremona ha significato tanto per il campano, non soltanto il suo primo goal fra i professionisti. Quest’anno è passato dal giallorosso del Benevento al giallorosso del Lecce, ma l’obiettivo è sempre quello che lo accompagna da sei anni a questa parte in Serie B: essere protagonista, ma vediamo un po’ la sua storia.
L’esordio in Campania nella sua Cava, poi la Svizzera
Ci sono alcuni calciatori che esplodono tardi, altri restano delle belle promesse. Poi ce ne sono altri che iniziano già ad altissimo livello per poi scendere inesorabilmente, mentre altri ancora devono trovare la propria dimensione umana per esprimersi al meglio. La carriera di Massimo Coda, attaccante nato a Cava de’ Tirreni nel 1988 in provincia di Salerno, è molto tortuosa, piena di gioie, ma anche di tanti sacrifici e rinunce, ma ora, all’età di 33 anni è un centravanti che muove gli equilibri in Serie B e il Lecce, società che ha puntato su di lui quest’anno, è una delle favorite alla promozione diretta in Serie A anche grazie alla presenza del campano, come si può vedere a questo link: https://www.planetwin365.it/. Centravanti possente, ma perfettamente capace di giocare con entrambi i piedi e di rifornire anche i compagni, inizia la sua carriera nelle giovanili della squadra della sua città, la Cavese, con cui esordisce nel campionato di serie C2 a 16 anni nella stagione calcistica 2004-2005. Il club campano manda il giovane attaccante a farsi le ossa in Svizzera con l’Associazione Calcio Bellinzona che all’epoca militava in Challenge League, un corrispettivo della nostra Serie B, per la stagione 2005-2006. Nell’anno al Bellinzona Coda metterà insieme 21 presenze senza realizzare nessuna rete e la squadra si piazzerà al nono posto in campionato, senza quindi poter aspirare alla promozione.
Sette squadre diverse prima di trovare la prima gioia con la Cremonese
Dopo un’esperienza sicuramente formativa, ma poco soddisfacente in Svizzera l’attaccante rientra in Italia per giocare nelle fila dell’allora Cisco Roma, attuale Colligiana, però neanche qui riesce a bagnare le sue otto presenze con una rete e passa per la stagione successiva 2007-2008 al Treviso, ma neanche il tempo di disfare le valigie che si riparte alla volta di Crotone in prestito, in C1. In Calabria nonostante trovi pochissimo spazio, si fa notare dal Bologna che lo acquista per 400 mila euro nel 2008. Sette squadre cambiate in meno di cinque anni e nessun goal realizzato in 35 presenze ufficiali, qui il dettaglio: https://www.transfermarkt.it/. Potremmo tranquillamente dire che la carriera di Coda da bomber vero inizia a Cremona. Eh sì, perché la società grigiorossa nel 2008 decide di puntare sul centravanti campano, pagandolo 150 mila euro dal Bologna. In quella stagione Coda giocherà al fianco di calciatori del calibro di Morfeo, Riganò e Guidetti. Il bilancio della prima stagione sarà positivo: sei goal in 21 partite e secondo miglior marcatore dietro Guidetti con sette, anche se la Cremonese si piazzerà al nono posto in Lega Pro. L’anno successivo, all’età di 21 anni, Coda è nettamente più al centro del progetto Cremonese e sarà anche grazie ai suoi 10 goal e ai 14 del suo compagno d’attacco Musetti, che la Cremonese si classifica terza in campionato, perdendo poi però i playoff contro il Varese, come si legge qui http://blog-cremonese.blogspot.com/. L’anno successivo si ripete a livello personale siglando ben otto goal in 31 presenze, ma i risultati di squadra non sono esaltanti e la Cremonese termina il campionato all’undicesimo posto.
Il resto è storia che tutti conosciamo, ora Coda è un centravanti moderno che dopo Cremona ha trovato tutta la consapevolezza nei suoi mezzi, che sono eccellenti. Adesso il campano è il centravanti del Lecce di Corini e negli ultimi quattro campionati di Serie B ha messo a segno la bellezza di 66 reti. L’anno scorso ha contribuito in maniera importante alla promozione del Benevento in Serie A, chissà se si ripeterà quest’anno con il Lecce.