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Cremonese, per l’attacco le alternative si restringono
Cremonese, per l’attacco le alternative si restringono

Già un paio di nomi per il prossimo attacco della Cremonese sono sfumati, i nomi papabili sono sempre meno

Il mercato è appena iniziato, ma l’impressione è già che qualcosa stia un po’ sfuggendo di mano alla Cremonese. Certo, Fulignati, Antov e Vandeputte sono un bel biglietto da visita, ma è davanti, dove si era detto di voler ringiovanire, che le strategie non sono ben chiare. Che non vuol assolutamente dire che la società non ne abbia, ma sicuramente si sta accollando diversi rischi dato che quelli che sembravano essere i nomi principali hanno trovato casa altrove. Sempre che Giacchetta non stia giocando a poker.

BUCHI PESANTI – E così, dopo due settimane dall’inizio della sessione estiva di calciomercato, il reparto avanzato ha registrato due uscite, quelle di Ciofani e Coda, e soltanto un arrivo. Un rientro precisamente, quello di Okereke, anche se l’impressione è che per una sua partenza sia solo questione di tempo se non sposasse la causa prima mentalmente e poi prolungando il contratto in scadenza il prossimo anno. Al momento, dunque, oltre al nigeriano, Stroppa lavorerà solo con Tsadjout, Afena e il Mudo, con il primo unico praticamente certo di rimanere.

NOMI SFUMATI – Subito dall’inizio si è parlato di un possibile ritorno, a titolo definitivo, di Coda, ma, al netto delle parole di circostanza da parte di Stroppa e Giacchetta, non sembra esserci stato un vero e proprio affondo. A differenza, invece, per quanto riguarda Pedro Mendes, con il presidente dell’Ascoli che, in conferenza, ha annoverato la Cremo nelle squadre in corsa per lui, salvo poi venderlo a una quarta, ovvero il Modena. Tutino è diretto alla Samp per affiancare Coda: l’ex Cosenza probabilmente non è mai stata un opzione, ma considerando i 20 gol della passata stagione, poteva diventarlo.

E ORA? – Data la cifra sborsata dai Canarini per il portoghese (2 milioni di euro), l’impressione è che per i grigiorossi non fosse proprio una priorità dato che tale somma equivale a poco più di quanto speso per Fulignati, nonostante la presenza di 3 portieri in rosa. Verrebbe quasi da pensare (e sperare) che ci sia qualcosa di più grosso che bolle in pentola. Anche per accontentare una piazza che ha visto partire uno da 18 gol e 3 assist totali.

NOMI VECCHI E NUOVI – Un esempio quel Brunori in rotta con il Palermo, al punto che i rosanero hanno già preso Henry che difficilmente verrebbe in Serie B per fare da riserva. L’ultimo in ordine di tempo e quello di Gytkjaer, mattatore proprio dei grigiorossi in finale con il Venezia, e protagonista della promozione, l’anno precedente, proprio con il Monza di Stroppa.

Nicolò Casali

Redattore

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