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Boultam: «Dopo l’addio alla Cremo ho pensato al ritiro»
Boultam: «Dopo l’addio alla Cremo ho pensato al ritiro»

L’ex grigiorosso Boultam sulla sua esperienza alla Cremonese: «Lo scontro con Bisoli e l’addio, è stato un momento difficile»

I tifosi grigiorossi lo ricorderanno per quel gol-lampo al Crotone nel 2018, ma col senno di poi Reda Boultam non è riuscito a lasciare il segno in casa Cremonese. Approdato all’ombra del Torrazzo nel 2018 dall’Ajax, il classe ’98 ha giocato 22 partite in 2 anni per poi risolvere il contratto e passare alla Triestina. Ora è al Cosenza, in prestito dalla Salernitana, e ha rilasciato un’intervista al giornale olandese Voetbalzone, raccontando anche alcuni retroscena della sua esperienza a Cremona.

L’ARRIVO – «Nel 2018 ero in scadenza di contratto con l’Ajax e non avevo giocato tutto l’anno per diversi infortuni, tra cui una frattura del piede. – spiega il centrocampista -. Quando ho visto che c’era la possibilità di approdare in Serie B non ho esitato, perché si trattava di un campionato superiore rispetto a quello in cui giocavo (Serie B olandese con l’Ajax B, ndr). All’inizio è stato difficile, ero completamente solo e non tutti i miei compagni parlavano inglese. Mi sono trovato molto bene con Xian Emmers».

LA CREMO – Nonostante la difficoltà di trovarsi da solo lontano da casa, Boultam era carico per la sua esperienza in grigiorosso: «All’inizio ero molto motivato, ma avevo comunque grande nostalgia di casa. All’Ajax si gioca molto di più sull’intuizione, in Italia invece ho lavorato molto sulla tattica». Il secondo anno era pronto ad affermarsi con Rastelli alla guida, ma l’esonero dell’ex Cagliari ha cambiato tutto: «Con il nuovo allenatore non sono entrato in sintonia ed è stato un periodo difficile. L’estate successiva ho scelto di lasciare la Cremonese e ho passato un momento non semplice: le mie motivazioni sembravano sparite e ho pensato anche di smettere. La mia fede e le persone che mi circondano mi hanno aiutato ad attraversare momenti difficili, ho avuto anche problemi di salute mentale. La gente non vede cosa c’è intorno al calcio, i tanti sacrifici e gli sforzi per raggiungere i propri obiettivi».

CON BISOLI – Al termine dell’intervista Boultam racconta un retroscena abbastanza particolare su mister Bisoli: «Non ho mai avuto un buon rapporto con lui e mi sembrava che avesse qualcosa contro di me. L’ho sempre rispettato anche se non mi ha mai fatto giocare, pensando che al termine della stagione me ne sarei andato e basta. Non ne ho mai parlato ai media, ma è successa una cosa durante lo scontro salvezza contro il Livorno (il 30 luglio 2020, ndr). Eravamo sull’1-1 e durante la partita è successo qualcosa che ora non ricordo. Il mister si è girato, mi ha guardato dritto negli occhi e ha calciato una bottiglietta d’acqua che c’era per terra verso di me. Generalmente sono un tipo tranquillo, ma in quel momento volevo corrergli addosso e sono stato fermato dai miei compagni. Ho parlato col direttore e anche gli altri giocatori in panchina pensavano che dovesse chiedermi scusa, ma lui non voleva. La cosa divertente è che poi come “punizione” ha dovuto portare tutta la squadra a cena. Quella per me è stata l’ultima goccia, da lì in poi mi sono allenato da solo (e infatti non è più stato convocato, ndr)».

Lorenzo Coelli

Redattore e Social Media Manager

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