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Agazzi: «Con l’Entella brutta figura. La mia famiglia decisiva per il rinnovo»
Agazzi: «Con l’Entella brutta figura. La mia famiglia decisiva per il rinnovo»

Il portiere Agazzi si racconta in conferenza stampa: «Serve ripartire subito. Orgoglioso della chiamata della Cremo, poi la scelta dipendeva da me»

Prima conferenza stagionale per Michael Agazzi, portiere titolare della Cremonese, chiamato a confrontarsi con la stampa sia per quanto riguarda l’attuale cammino in campionato dei grigiorossi, chiamati alla riscossa in quel di Pisa domenica sera, sia per il suo recente passato, con il rinnovo guadagnatosi grazie all’ottimo lavoro profuso da quando difende i pali della porta grigiorossa. «Domenica ci aspetta una partita importante – ha detto il gigante bergamasco -, dobbiamo cercare di dare continuità al nostro rendimento, tralasciando la brutta figura contro l’Entella. Da dieci giorni ci stiamo preparando con rabbia al match, sono fiducioso: affrontiamo una squadra ben messa in campo, senza prime donne, dove tutti sanno bene cosa fare. In campo si va undici contro undici, che vinca il migliore e speriamo che sia la Cremonese».

DALL’ENTELLA AL PISA, POI… – «È stato un enorme dispiacere perdere in casa la partita contro l’Entella – ha proseguito Agazzi, a cui sono state chieste informazioni sul k.o. inaspettato di due settimane fa -, ma ricordiamoci che un grande percorso si ottiene dando continuità al campionato, non se non hai mai passi falsi. Dagli errori s’impara, anche a me in passato è capitato di sbagliare determinate cose, poi sono ripartito. Eravamo arrabbiati, lo siamo anche quando perdiamo le partitelle di allenamento. Gli sportivi lo sanno: la sconfitta ti lascia un dolore dentro che non vorresti mai riprovare, ma che purtroppo talvolta ricapita di avere». Un mese intenso, poi altra sosta per le Nazionali. «Non ho idea di cosa ci sia dopo Pisa – è stato chiaro il portiere grigiorosso -, guardiamo una partita alla volta. Tutto dipenderà da domenica: con un risultato positivo ci sarà un certo percorso, se fai male ce ne sarà un altro…».

NUOVA ROSA – Finalmente il mercato è chiuso, ma per il gruppo non è mai stato un problema: «Lo spogliatoio ha vissuto le prime due gare in maniera positiva, perché chi doveva andarsene già lo sapeva, non ci sono state rivoluzioni inaspettate». La nuova rosa grigiorossa è da primi posti: «Sono arrivati ragazzi che certamente alzano il livello qualitativo della squadra – ha confermato l’ex Milan e Cagliari -, mi auguro che si alzi l’asticella per quanto riguarda intensità, qualità e carattere. La competizione mi stimola». Il parco portieri è stato l’unico rimasto intatto dalla scorsa stagione, con Michael confermato insieme a Ravaglia e Volpe: «Persiste una grande alchimia fra di noi e l’allenatore dei portieri, c’è un rispetto infinito e reciproco, umanamente e professionalmente. L’ho detto, la concorrenza mi stimola: il mio compagno giustamente deve fare il massimo per voler giocare al mio posto, io al contempo devo dimostrare che l’altro deve attendere, tenendo sempre al centro, naturalmente, il bene della Cremonese».

RINNOVO – Un prolungamento di contratto che Agazzi si è meritato sul campo, con prestazioni di ottimo livello nel finale della scorsa stagione. Era da un po’ che non capitava per il portiere classe 1984 di giocare per due anni nella stessa squadra: «Sì, negli ultimi anni ho cambiato spesso maglia – ha concluso –, non avevo particolari sensazioni sul rinnovo perché vivo alla giornata, per rispetto della Cremonese e dei suoi tifosi. Era importante che fossi motivato e che fossi io stesso a scegliere il mio futuro al termine del contratto, ossia se continuare a giocare per i colori grigiorossi oppure se accettare altre offerte». E poi il numero 16 ha aggiunto: «Voglio le cose fatte bene: la Cremonese mi ha chiamato per dirmi che voleva proseguire il rapporto con me, io ne ero molto orgoglioso, ma la scelta spettava a me. Ne ho parlato con la mia famiglia, che per me viene prima di tutto, ed erano felici di questa possibilità. E se la mia famiglia è felice, sono felice anche io. Mio figlio per un mese mi ha parlato di Cremonese-Brescia, era molto contento di me».


Fonte: dai nostri inviati al Centro Arvedi Andrea Ferrari e Lorenzo Coelli
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Andrea Ferrari

Caporedattore, Content Manager e Social Media Manager

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