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Trapani, c’è ancora tanta voglia di lottare
Trapani, c’è ancora tanta voglia di lottare

Vi presentiamo il Trapani, prossimo avversario della Cremonese nella sfida in programma domenica 16 febbraio allo stadio Zini di Cremona

Quando le 20 squadre di Serie B si sono presentate ai nastri di partenza di questo campionato cadetto 2019-20, svelando le rose allestite per affrontarlo, gli addetti ai lavori hanno immediatamente individuato il Trapani come una delle squadre candidate alla retrocessione. Convivere con il pensiero di essere visti da tutti come gli “ultimi della classe” non è più semplice di essere considerati tra i primi e le stagioni di Trapani e Cremonese dimostrano la verità di questa frase. Per motivi diversi entrambe le squadre hanno dovuto convivere con problemi psicologici derivati dalle aspettative contrarie e questo ha fatto sì che ora siamo qui a parlare di un autentico scontro salvezza.

ANDAMENTO LENTO – Il Trapani in questo momento si trova al penultimo posto in classifica con 19 punti raccolti. I siciliani hanno pagato lo scotto dell’impatto con la categoria che si è tradotto in 4 sconfitte consecutive in avvio di Serie B. La prima vittoria stagionale è arrivata alla sesta giornata in casa dello Spezia (2-4), ma in seguito la squadra ora allenata da Castori non è mai riuscita a vincere più di una gara in fila, fatta eccezione per la doppietta contro Livorno e Chievo. Ciò che non è mai mancato, però, è lo spirito di una squadra che appare tutt’altro che spacciata e mette sempre tutto ciò che ha in campo.

UN CASTORI IN PIÙ – Dal 19 dicembre scorso il Trapani può contare su un aiuto in più in ottica salvezza, ovvero sulla presenza in panchina di un allenatore esperto come Fabrizio Castori, che ha preso il posto dell’esonerato Francesco Baldini. Castori ha esordito raccogliendo 5 punti in 4 partite prima di incappare nuovamente in un periodo buio che vede il Trapani presentarsi allo Zini reduce da due sconfitte consecutive (Cittadella e Salernitana).

PER CHI SI DEVE SALVARE – A livello tattico il Trapani scende in campo con il modulo più frequentemente utilizzato dagli allenatori che devono provare in qualche modo a rispondere a delle insufficienze tecniche tramite l’organizzazione: il 3-5-2. Il cervello della squadra è l’ex Piacenza Taugourdeau, mentre la corsa è garantita sulle fasce da Kupisz e Del Prete. In avanti la Cremonese dovrà sicuramente stare attenta ai movimenti e alla ferocia di Stefano Pettinari.

“ATTACCARE!” – Per una Cremonese che nelle ultime uscite è sembrata quanto meno ritrovare un po’ di confidenza con il gol sarà decisivo scendere in campo con l’idea di andare a pungere offensivamente una squadra che ha nella difesa il suo più evidente punto debole, essendo la più battuta del campionato con 42 reti subite (quasi due a partita). L’idea dovrebbe essere quella di un pressing alto che permetta alla Cremonese di vivere in costante proiezione offensiva, grazie alla qualità sulla trequarti e tenere sempre in apprensione la linea trapanese.

ALL’ANDATA – Certamente non è confortante pensare che lo 0-0 dell’andata tra Trapani e Cremonese sia una delle uniche due partite in cui i siciliani sono riusciti a mantenere la porta inviolata in questo campionato. Effettivamente quella giocata il 25 settembre fu una partita con pochi spunti tecnici e tattici, che si lasciava guardare a malapena e che certificò la prima crisi stagionale della Cremo. Speriamo che domenica ne venga fuori una partita diversa.

Alessandro Ginelli

Collaboratore

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