
Con l’esonero di Mandorlini sale a sei il numero degli allenatori esonerati nel campionato di Serie B 2018/19.
Come ogni anno c’è un via-vai continuo sulle panchine della Serie B. Dopo 12 giornate il numero degli allenatori esonerati è a quota sei, cifra destinata a salire a partire dalle prossime ore vista la situazione in bilico di Lucarelli a Livorno.
I primi a saltare sono stati due esordienti, Suazo a Brescia e Chezzi a Carpi, sostituiti da allenatori più esperti che già conoscono il campionato, cioè Corini e Castori.
Poi è stato il turno di Tedino, esonerato per la seconda volta in due anni e rimpiazzato ancora da Stellone. Zamparini (Palermo) così come Cellino (Brescia) ha in questo modo confermato la fama di mangia-allenatori.
Dall’ottava giornata anche a Venezia è cambiata la guida, con Zenga chiamato al posto di Vecchi. In terra lagunare l’ex bandiera dell’Inter sta cercando di eguagliare gli ottimi risultati conseguiti nelle scorse stagioni da Pippo Inzaghi.
Giovanni Stroppa non è riuscito a far bene come a Foggia, venendo esonerato dopo nove giornate a Crotone. Dopo l’affidamento della panchina ad interim di Ivan Moschella, è stato chiamato Oddo a cercare di risollevare i pitagorici.
Ieri, invece, è stato il turno di Mandorlini. La sua avventura a Cremona è finita dopo pochi mesi, venendo sostituito da Rastelli, le cui esperienze in B con Cagliari ed Avellino sono state positive.
Al momento delle squadre che hanno cambiato la guida in B (tra l’altro tutte in una posizione inferiore alla Cremo in classifica tranne il Brescia), tutte ad eccezione del Carpi hanno invertito la loro rotta. Colpiscono i miglioramenti effettuati da Palermo e Venezia, squadre in ascesa continua dopo un avvio stentato.