Nonostante la forte crisi, il Livorno ha deciso di confermare il tecnico Roberto Breda. Ma fino a quando durerà la pazienza?
Con la sconfitta interna contro il Trapani (la nona in 13 giornate), il Livorno si trova ora all’ultimo posto con 10 punti assieme proprio ai siciliani (neopromossi). Negli ultimi giorni era paventata la notizia di un avvicendamento in panchina, e nella lista dei candidati c’era anche Zeman. Ma alla fine Spinelli ha deciso di dare fiducia a Breda, mettendo al suo fianco Antonio Filippini, ex centrocampista amaranto alla prima esperienza in B.
SENZA DIAMANTI – Perso Alino Diamanti nel mercato estivo, la squadra è stata rinforzata in ogni reparto per evitare di trovarsi invischiata in zone pericolose come la passata stagione. Il centrocampo è stato rinforzato con Viviani della Spal, Rizzo del Bologna e il ritorno di Agazzi dall’Atalanta. L’attacco, invece, con l’ex Crotone Stoian, Marsura del Carpi, Marras del Pescara, Brignola del Sassuolo e Mazzeo del Foggia.
INFORTUNI – Va detto anche che tra questi, molti elementi non sono stati o non saranno a disposizione per parecchio tempo. Brignola non gioca una partita da settembre, mentre Viviani (uno dei colpi più importanti) è tornato da circa un mese. Rizzo è sceso in campo per 8 minuti in occasione della sconfitta di sabato scorso per la prima volta in stagione, mentre Stoian ha già concluso l’anno a causa della rottura del crociato.
MODULO – Mister Breda ha alternato la difesa a quattro a quella a cinque, con la quale ha ottenuto tutti i punti sin qui conquistati, ma non ha ancora trovato la quadra (basti pensare che nelle ultime 5 giornate ha cambiato ben 4 volte modulo). I pericoli maggiori arrivano sicuramente sulle fasce, dove Marsura e Marras hanno segnato complessivamente 7 dei 12 gol finora totalizzati (rispettivamente 4 e 3). I toscani hanno, alla pari dell’Entella, il peggior attacco del campionato dopo quello della Cremonese (fermo a quota 10) e in trasferta hanno collezionato 5 sconfitte ed 1 pareggio in 6 partite.