Le parole di Ciofani dopo Venezia-Cremonese: «Il percorso col mister è stato straordinario, la Cremonese ripartirà»
Dopo la sconfitta di Venezia, il capitano della Cremonese Daniel Ciofani – con gli occhi lucidi – si è presentato in sala stampa allo Stadio Penzo per commentare prestazione e stagione. Ecco cosa ha detto ai giornalisti presenti.
Sei stato a lungo in campo prima della partita, la sentivi tantissimo. Pensavi fosse la tua ultima finale?
«No, era solo l’ultima gara della stagione. Di una stagione lunga e delicata. Stavo cercando la giusta concentrazione, faccio spesso queste ritualità di assaporare il campo, i tifosi, la temperatura… Si vive di sensazioni, era la mia settima volta ai playoff tra C e B, questa è la mia quarta sconfitta. Dispiace, ma si ripartirà».
Si ripartirà con la Cremonese?
«La Cremonese ripartirà, Daniel Ciofani anche. Ora non è il momento di parlare di Ciofani. Sono molto amato in città, mi sono sfogato piangendo prima. Ero tra i più lucidi, sono anche il capitano».
Cos’è mancato in stagione e stasera?
«Quando è arrivato il mister eravamo undicesimi, abbiamo fatto con lui un percorso straordinario. Se vogliamo a guardare a Sudtirol e FeralpiSalò chiunque è libero di farlo, ma non porta niente di buono. Stasera è mancato il gol, loro hanno fatto due tiri in porta: il gol e il colpo di testa nel finale di Bjarkason. Hanno sempre provato a ripartire, sia giovedì che stasera. Faccio i complimenti al Venezia, ma anche alla Cremonese».
Foste arrivati terzi, sarebbe andata diversamente?
«Il Venezia ha avuto il vantaggio della classifica, questo sì. Fossimo arrivati terzi noi, avremmo però avuto il 51% delle possibilità, nulla più».
Avevi avvertito qualche segnale positivo.
«Vivo la città e devo dirti che ho sempre percepito – anche stasera da parte dei miei amici, quelli che tifano la Cremonese – la possibilità di farcela. Stasera non ho recepito la stessa sensazione invece da parte del Venezia, ma sono stati pù».
Conosci bene questo ambiente, anche oggi i tifosi hanno sostenuto al massimo. Cremona e la Cremonese ripartiranno?
«Assolutamente c’è tutto per ripartire: ho vinto e perso partite in tutta la mia partita, ci sono state sconfitte cocenti e vittorie esaltanti. Dopo un k.o. a Venezia, tornerà sempre a sorgere il sole. La mia carriera ha dimostrato a questo, questo è lo sport e la vita è così. Sono molto fiducioso perché la Cremo possa tornare a splendere».
Bilancio che dai su questa stagione: fallimentare o no?
«La parola “fallimento” non fa parte del mio sport e del mio vocabolario calcistico. Non abbiamo centrato la promozione, ma ci abbiamo provato fino all’ultimo secondo del 2 giugno. Sono agli ultimi anni di carriera, potersi giocare un evento del genere è impagabile: i tifosi ci hanno omaggiato anche dopo la sconfitta con gli applausi, così come la retrocessione dello scorso anno. Dispiace non aver raggiunto l’obiettivo, ma non è stato fallimentare. Sono anzi molto orgoglioso di ciò che la Cremo ha fatto».
Fonte: dai nostri inviati allo Stadio Penzo Andrea Ferrari e Nicola Guarneri
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