La conferenza stampa di mister Giovanni Stroppa in vista della trasferta di Ascoli: «Jungdal sarà della partita»
L’Ascoli sarà un’occasione ghiotta per la Cremonese per rilanciarsi dopo il mezzo passo falso casalingo contro la Reggiana, ma la partita in casa dei bianconeri, così come quella di Lecco (ma più generalmente come contro tutte le squadre con l’acqua alla gola), potrebbe rivelarsi piena di pericoli. Ecco a tal proposito le parole in conferenza stampa del tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa: «Mi aspetto una partita molto, molto, molto complicata. Al di là del discorso difensivo, di cui Castori è un maestro per l’identità che dà alle proprie squadre, l’Ascoli è una squadra difficile contro cui giocare perchè pressa a tutto campo. Dobbiamo essere bravi a eludere questa loro pressione ed essere aggressivi a nostra volta».
Come sta Jungdal? E Pickel come lo ha trovato al ritorno dalla Coppa d’Africa?
«Jungdal avrebbe giocato anche contro la Reggiana, ma abbiamo voluto fargli fare altri esami perché un giovane può sbagliare a interpretare certi segnali che il suo corpo gli manda. Per quanto riguarda Charles, siamo contenti che sia arrivato tra i primi quattro, ma ha fatto due allenamenti con noi dopo un mese e mezzo di assenza. Peccato perchè stava molto bene. Unico assente Tuia».
Il suo rientro, così come il recupero psicologico di Abrego, può essere importante per compensare la quantità di giocatori offensivi?
«Dipende da partita a partita. Non escludo nemmeno di giocare con mezzali tipo Vazquez, Johnsen e Falletti. Johnsen mi è piaciuto molto anche da quinto. Ho sentito e letto nel post partita che per lui può essere stato un ruolo penalizzante, mentre secondo, secondo me, me si è accentrato fin troppo. Quando ha tagliato dentro, partendo dall’esterno, ha creato pericoli. Per fortuna ho giocatori che possono fare tanti ruoli».
Contro la Reggiana si è vista una corsia di destra quasi inedita con Sernicola braccetto e Zanimacchia da quinto che ha messo il cross per Coda.
«Il problema di Zanimacchia, se vogliamo definirlo un problema, è di sterzare troppo e mandare fuori tempo i compagni. Lui lo sa e ci scherziamo anche. Il fatto è che destra può solo crossare, a sinistra, invece, va al tiro e potrebbe anche crossare. Non escludo nemmeno di confermarlo a destra e Sernicola a sinistra».
Passiamo alle note dolenti. La spalla di Coda, Vazquez, è ancora a quota 1 gol e contro la Reggiana ne ha sbagliati parecchi
«Sabato ne ha sbagliati 5 di gol, ed è chiaro che ci mancano i suoi gol così come anche di altri. Mi fa venire il nervoso e spero che venga anche a lui. Comunque deve continuare così come mole di gioco perché nessuno ha uno come lui in categoria. Ha nella capacità il fatto di servire i compagni, una gestione per cui si può dire faccia un altro sport. Anche noi dobbiamo migliorare perchè la squadra riesce a trasmettere questa idea di dominio, ci manca il gol che fa la differenza. L’emblema è stata quella con la Reggiana, dove abbiamo giocato meglio ancora che contro il Modena, al quale abbiamo fatto 4 gol».
Guarda anche ai diffidati per la formazione?
«No, non mi cambia niente. La squadra, nella sua completezza, ha giocatori validi. Devo dire, infatti, che le assenze non sono state penalizzanti, anche perché c’è qualcuno che ha migliorato la capacità di stare dentro la squadra. Qualcuno potrebbe non giocare, ma per scelta tecnica».
Come commenta gli episodi arbitrali?
«Il Var è sicuramente una risorsa. Mi dispiace che non sia così oggettivo come dovrebbe essere. In live il fallo di Castagnetti non mi sembrava fallo, poi anche il rigore a nostra favore per il mani di Marcandalli io non lo avevo visto, ma era avambraccio puro. Ci sono tante situazioni opinabili, ma non mi va di entrare nel merito».
Fonte: dal nostro inviato Nicolò Casali
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