Oggi avrebbe compiuto 94 anni Giacomo Mari, centrocampista della Cremonese negli anni ’40 e nella stagione 1960-61, in cui fu anche allenatore. Fa parte dei 40 calciatori con più presenze in A.

Cremona fu l’inizio e la fine per Giacomo Mari. Fu la città dove iniziò a giocare e dove smise, fu la città in cui iniziò ad allenare e dove morì, nel 1991, il giorno prima del suo sessantasettesimo compleanno.

Con la Cremo esordì nel ruolo mediano a soli 16 anni in Serie C ottenendo nell’annata seguente una promozione in cadetteria.  Il rapporto coi grigiorossi venne bruscamente interrotto dalla Guerra che sancì la sospensione di tutti i campionati però riprese più forte che mai nella stagione 1945/46 quando si confermò tra i migliori centrocampisti in Italia.

Così arrivò la chiamata. Fu l’Atalanta a bussare alle porte della Cremonese per avere il giocatore di Vescovato. E da lì iniziò una carriera formidabile che lo vide vestire in A anche le maglie di Juve, Samp e Padova. In totale furono 426 le presenze in massima serie, trentasettesimo di sempre, spalmate su 14 stagioni e condite da 24 goal. Con la maglia bianconera vinse anche due scudetti da protagonista, nel 1950 e nel 1952, giocando quasi tutte le partite in quella che era la Juve di Boniperti e Parola.

In quel periodo d’oro non poteva mancare la nazionale. Giacomo Mari giocò in totale otto partite (si giocava di meno all’epoca) prendendo parte a due Mondiali, nel 1950 e nel 1954, per un complessivo di 2 presenze.

Dopo anni di successi e di gloria, nel 1960 scese di due categoria tornando nella Cremo in C. Fu una vera e propria scelta d’amore. Nel ruolo di giocatore-allenatore giocò 28 partite segnando nella vittoria partita contro il Legnano. Da allenatore navigò poi verso altri lidi, non tornando più alla Cremonese ma vivendo sempre sotto il Torrazzo fino alla prematura morte.

Tanti auguri ad uno dei migliori prodotti del vivaio grigiorosso, secondo Cremonese con più presenze in A di sempre!