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FeralpiSalò, un ferro da battere finchè la Cremo è on fire
FeralpiSalò, un ferro da battere finchè la Cremo è on fire

La Cremonese affronta la FeralpiSalò, i leoni del Garda, nella tana del Piacenza, lo Stadio Garilli. Alla scoperta dei verdeblù

La Cremonese ha il dovere di dare seguito alla vittoria dello Zini contro il Venezia. In una Serie B anomala per i suoi standard, con una classifica spaccata in due e con le squadre di vertice che spingono forte, sprecare l’opportunità di vincere partite sulla carta più abbordabili sarebbe un danno tale da richiedere il seppuku per mantenere intatto l’onore. Iperboli nipponiche a parte, la Cremonese non può permettersi di sottovalutare il fanalino di coda FeralpiSalò, nella gara, conosciuta come derby dell’acciaio, che andrà in scena sabato 16 dicembre alle 14, per arrivare ai big match con Modena e Palermo nelle migliori condizioni.

FUSIONE – Non può essere una coincidenza che una società posseduta da un’azienda siderurgica sia nata da una fusione. Già, il gruppo Feralpi non fonde solo l’acciaio, ma anche le squadre di calcio: nel 2009, i biancoverdi dell’A.C. Feralpi Lonato di Lonato del Garda, si uniscono ai biancoblù dell’A.C. Salò Valsabbia. Da tale unione, catalizzata dell’azienda stile orecchini Potara, nascono i verdeblù della FeralpiSalò, uno dei tanti Vegekou del pallone. Dopo 14 anni di Serie C, nel 2023 i gardesani ottengono la prima promozione in Serie B della loro storia appena più che decennale. Un risultato notevole raggiunto grazie agli investimenti della proprietà e a mister Stefano Vecchi, capace di condurre la squadra alla vittoria schiacciante del girone A. Nonostante un attacco poco prolifico, i soli 21 gol subiti in 38 partite giustificano i 71 punti ottenuti.

INGRANAGGI – Gli ingranaggi cardine del meccanismo Feralpi sono stati, senza dubbio, Luca Siligardi, ex Parma, autore di 7 gol in campionato, e Simone Guerra, recordman di presenze con la maglia dei gardesani e miglior realizzatore all time con 80 reti in 230 gettoni. Entrambi sono stati ceduti in estate. È evidente che la macchina di Stefano Vecchi ha perso qualche rotella, alla cui mancanza è difficile sopperire. L’ex Inter U19 è stato esonerato alla 10ª giornata e il suo sostituto Marco Zaffaroni è anche lui prossimo al licenziamento. L’accanimento verso chi siede in panchina è la conseguenza dei soli 7 punti in 16 partite, con la zona salvezza alla distanza siderale di 10 lunghezze. Peggior attacco con 11 reti segnate e peggior difesa con 31 gol concessi. Una squadra che probabilmente è stata mal costruita, non riuscendo a colmare il gap con la categoria. Oltretutto, i verdeblù sono stati costretti a emigrare al Garilli di Piacenza per inadeguatezza del Turina di Salò (sono ultimi infatti nel conto totale degli spettatori casalinghi fin qui). Una lieve attenuante.

USATO SICURO – Il mercato della FeralpiSalò si è basato sulla strategia dell’usato sicuro: giocatori avanti con l’età, che conoscono bene la B, ma che raramente sono sufficienti a trascinare una neopromossa alla salvezza. Profili come Andrea La Mantia, punta girovaga che ha giocato in ben 7 squadre nel campionato cadetto, ma che viene dai soli 5 centri con la Spal. Anche Gaetano Letizia rientra nella descrizione: 6 anni al Benevento preceduti da 4 al Carpi, con entrambe le squadre ha raggiunto la Serie A (con la Cremo mancherà per squalifica). Ceppitelli dal Venezia, Camporese dalla Reggina, Martella dalla Ternana, Parigini dal Genoa e Da Cruz, ex Parma: lo schema di fondo è lo stesso sopracitato. In realtà, già a gennaio era arrivato Marco Sau, a ulteriore conferma di quanto detto. Gli innesti dei giovani Compagnon dalla Juve Next Gen, Kourfalidis dal Cagliari e Felici dalla Triestina, seppur stiano bene figurando, sono eccezioni che confermano la regola.

LA PROBABILE – Fiordilino e Letizia saranno assenti per squalifica, dunque la difesa, in emergenza visti i forfeit di Camporese e Pilati, dovrebbe essere composta dal solito Pizzignacco in porta, Ceppitelli, Bergonzi adattato braccetto e il rientrante Bacchetti. Il centrocampo a 5 di Zaffaroni vedrà Martella largo a sinistra, il greco Kourfalidis, Balestrero e Zennaro in regia. Sulla fascia destra ballottaggio tra l’ ex Cremo Parigini e Felici, avvantaggiato alla luce delle qualità difensive migliori. In attacco La Mantia proverà a dare una scossa alla sua stagione, affiancato dall’ottimo Compagnon, che nasce ala destra, ma che viene impiegato nei due davanti. L’ex Pordenone Butic potrebbe in realtà insidiare la punta di proprietà della Spal.

Michele Iondini

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