Propositi del nuovo anno in casa Cremo: presentarsi al girone di ritorno in una buona posizione di classifica per poi tentare l’assalto ai piani alti
Inutile girarci intorno. Pareggiare o perdere a La Spezia venerdì, nell’anticipo della 17ª giornata di Serie B, vorrebbe dire per la Cremonese tornare al punto di partenza, ossia alla situazione precedente alla bella vittoria in casa contro il Perugia. Restano solamente tre gare per chiudere il girone di andata, tre partite ravvicinate – naturalmente complicate, come del resto tutte le altre – per tornare a correre e a sperare. Sì, perché facendo due rapidi calcoli con 7-9 punti vorrebbe dire presentarsi ai nastri di partenza del girone di ritorno in una posizione di classifica buona, molto probabilmente in zona playoff, e allora comincerebbe tutt’altro campionato per i grigiorossi. A quel punto si dovrà accantonare definitivamente un primo scorcio di stagione molto altalenante e buttarsi più che mai a capofitto sul 2020.
CONTINUITÀ – Come raccontato nell’editoriale del nostro direttore uscito dopo il 2-1 al Perugia, un campionato che per la Cremonese è iniziato male e proseguito peggio potrebbe improvvisamente prendere una piega differente. Tutto naturalmente dipenderà dalle prestazioni (e dai risultati) di La Spezia, in casa con la Juve Stabia e, infine, di Udine contro la rivelazione Pordenone. Mister Baroni sembra aver trovato la quadra con il 3-4-2-1, ora è alla ricerca degli interpreti migliori per sviluppare il gioco in una certa maniera: la fiducia non manca dopo la buona prova di domenica, ora c’è bisogno di continuità, rimodellando lo score, aggiungendo qualche vittoria. Poi si vedrà, senza dimenticare che in mezzo, oltre all’ottavo di Coppa Italia, c’è una finestra di calciomercato…