
Dopo 30 partite tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, già interrotto il rapporto tra Davide Ballardini e la Cremonese
È già terminata l’era Davide Ballardini alla Cremonese. Che non sia stato un avvio di Serie B promettente è sotto gli occhi di tutti, che il tecnico ravennate fosse in discussione per i soli 6 puni guadagnati nelle prime cinque gare potevamo aspettarcelo, ma l’esonero no. L’esonero arriva all’improvviso, soprattutto dopo che le parti avevano trovato l’accordo di prolungare e adeguare il contratto fino al 2025, dopo che la squadra ha svolto un’intera preparazione estiva con Ballardini allenatore e dopo che il calciomercato è stato condotto con Ballardini in prima persona insieme a Giacchetta e Missiroli.
GRAZIE MISTER. COMUNQUE – La società ha ritenuto giusto sollevare dall’incarico il mister il 18 settembre, a conclusione di un ciclo che ha portato una vittoria (a Terni), 3 pareggi (Catanzaro, Sampdoria, Reggiana) e una sconfitta (Bari). Un magro bottino che lascia la Cremo a metà classifica, a -7 dal Parma capolista. Lo scorso anno Ballardini arrivò in Serie A al posto di Alvini nel mese di gennaio, in una situazione di classifica disperata. È stato solo accarezzato il sogno salvezza, con una rosa che si è dimostrata inadeguata per la categoria. Da ricordare soprattutto il grande cammino in Coppa Italia, con le vittorie esterne di Napoli prima e Roma poi. L’uscita di scena si è consumata in semifinale, nella doppia sfida con la Fiorentina.
In totale, 30 partite alla guida della Cremonese per Ballardini: 9 vittorie (5 in Serie A, 3 in Coppa Italia e una in Serie B), 9 pareggi (5 in Serie A, uno in Coppa Italia, 3 in serie B) e 12 sconfitte (10 in Serie A, una in Coppa Italia e una in Serie B). Realizzati 39 gol, incassati 51.