
Vi presentiamo il Cosenza, prossimo avversario della Cremonese: si gioca al San Vito-Marulla, martedì 19 settembre, alle 18.15
Non si può dire che ai tifosi del Cosenza manchino le emozioni. Fin dal ritorno in Serie B nel 2018 dopo quindici anni di assenza i Lupi – esclusa una prima annata chiusa in zona tranquilla – hanno sempre lottato per non tornare in Serie C. Gli ultimi quattro anni sono stati una continua rincorsa, con tanto di due playout vinti e un ripescaggio (nella stagione 2020/2021 dopo il fallimento del Chievo Verona).
SALVEZZA TRANQUILLA – L’obiettivo stagionale è raggiungere una salvezza che sia più tranquilla rispetto alle ultime stagioni. Ricordiamo bene l’epilogo dell’ultimo campionato, con il Cosenza (guidato dall’ex grigiorosso Viali) condannare il Brescia alla Serie C dopo una serata segnata dall’invasione di campo dei tifosi bresciani. Non che l’anno prima fosse arrivata una salvezza in scioltezza. La squadra aveva centrato i playout solo all’ultima giornata con una gran rincorsa ai danni dell’Alessandria e si era salvata dopo aver battuto il Vicenza. Il vero capolavoro arrivò tuttavia nell’anno del Covid. Una squadra praticamente spacciata venne affidata a Occhiuzzi che la salvò con cinque vittorie nelle ultime cinque giornate. Prima degli ultimi 90’ la squadra era terzultima ma con la vittoria sulla Juve Stabia raggiunse addirittura la salvezza diretta. Curiosità: il Cosenza fu la squadra con la più alta media-punti in tutta Europa nel post-lockdown (2,2 punti a partita).
UN BOMBER PER CASERTA – Quest’anno il Cosenza riparte da mister Caserta, fermo dall’esonero di Benevento dello scorso settembre. Il ds Gemmi ha messo a disposizione del nuovo allenatore una squadra rinforzata, soprattutto nel reparto offensivo. L’acquisto dell’ex grigiorosso Forte negli ultimi giorni di mercato ha dato peso a una manovra che vive della vivacità di Tutino, Marras e Canotto, uomini rapidi e veloci. Tanti anche i giovani inseriti, con la speranza che si rivelino scommesse azzeccate: dall’Atalanta (oltre a Mazzocchi) è arrivato Zuccon, dall’Inter Fontanarosa, dalla Lazio Crespi, per un mercato che ricorda molto quello della Cremonese di Pecchia. Importante anche l’innesto di Viviani, ex di Caserta al Benevento. Manca forse un centrale di esperienza dopo le partenze di Vaisanen e Rigione (altro ex grigiorosso) oltre che un sostituto di D’Orazio come terzino sinistro (mal comune, mezzo gaudio).
CON IL PIEDE GIUSTO – L’anno sembra effettivamente partito con il piede giusto. All’esordio con l’Ascoli è arrivato un netto 3-0 segnato da ben tre espulsioni dei bianconeri (tra cui Forte, poi arrivato proprio al Cosenza). I primi tre punti hanno tolto subito pressione a una squadra giovane e affamata. Il pareggio in trasferta contro il Venezia ha certificato il valore della rosa, che non è stato scalfito dalle sconfitte contro Modena e Brescia. Il capolavoro è arrivato all’ultima giornata, quando i cosentini hanno espugnato Palermo grazie a una rete del supersub Canotto, entrato a pochi minuti dal termine. Gli otto punti raccolti fin qui permettono alla squadra calabrese di essere in linea con gli obiettivi stagionali.
QUALE COSENZA CONTRO LA CREMO? – Considerato il turno infrasettimanale è probabile che Caserta opererà qualche cambio contro la Cremo, visto che il ds Gemmi ha sensibilmente allungato la rosa. Nel 4-2-3-1 potrebbe non esserci l’ex Cremo Meroni, uscito anzitempo contro il Palermo. Sgarbi è favorito su Fontanarosa per fare coppia con Venturi davanti a Micai. D’Orazio giocherà a sinistra mentre a destra Rispoli potrebbe spuntarla su Cimino. In mezzo al campo l’intoccabile Calo potrebbe essere affiancato da Viviani, visto che anche Zuccon non sta benissimo dopo la botta al ginocchio rimediata nell’ultima partita. Ballottaggi aperti nella batteria dei trequartisti alle spalle dell’altro ex Cremo Forte. Difficilmente Caserta rinuncerà a Tutino e Marras, mentre per la terza posizione si candidano Canotto, Mazzocchi e Voca.