Le parole di Stroppa dopo Cremonese-Catanzaro: «Sia noi che il Venezia arriviamo bene alla finale. Sarà molto impegnativa»
Al termine di Cremonese-Catanzaro, semifinale playoff di ritorno di Serie B, ai microfoni della stampa è intervenuto come di consueto il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa. Ecco le sue parole al completo.
La miglior prestazione stagionale sotto ogni punto di vista?
«Ho il rammarico per com’è andato il campionato, siamo i più pericolosi come numeri ma tra i meno efficaci. Forse cominciamo a raccogliere ciò che abbiamo seminato. La prestazione c’è sempre stata, creavamo occasioni ma non portavamo a casa quanto meritato. Stasera è andata per il verso giusto, era una partita molto molto molto difficile».
Squadra che si è trovata bene in tutto e per tutto.
«La squadra esprime una grande qualità di gioco, arriviamo spesso davanti alla porta avversaria. Fa anche morale tutto questo, era difficile contro una squadra che ha giocato a mille all’ora».
Gli attaccanti tutti a segno, è una tendenza che migliora di volta in volta dopo quel periodo buio in cui azioni simili finivano nel vuoto. Ora arrivano due gare complicate.
«Stiamo sereni e tranquilli perché giovedì c’è anche un’altra montagna da scalare. È molto impegnativa, contro un Venezia da altre caratteristiche. Superare il Catanzaro però è una bellissima soddisfazione».
Ravanelli come sta? Uscito per quale motivo?
«Aveva un mezzo problema, non si sentiva al 100% quindi l’ho sostituito. Stessa cosa Pickel. Vazquez invece l’ho gestito, era diffidato».
Molto lodevole la voglia di aggredire fino all’ultimo e di non accontentarsi.
«È il gioco che ci porta a essere aggressivi. Se fai giocare il Catanzaro con tranquillità rischi poi di correre a vuoto».
Caratura dei gol: tutti eccezionali, dal mancino di Vazquez fino alla cavalcata di Collocolo per il gol di Sernicola.
«Lavoriamo proprio per questo, per portare tanti uomini davanti e creare grandi occasioni da gol. Oggi abbiamo portato a casa quello che abbiamo costruito».
Nota di merito a un pubblico eccezionale.
«Vorrei non finisse mai il campionato perché c’è un feeling strepitoso. Si sta creando qualcosa di importante, giovedì dobbiamo superare l’ostacolo così com’è stato questa sera. Il pubblico condiziona».
Su cosa ha lavorato a livello mentale dopo il finale tosto di Catanzaro?
«A Catanzaro non si capiva niente, c’era una super bolgia. Facevamo fatica a comunicare, abbiamo sbagliato il palleggio negli ultimi 20 minuti. Stasera siamo riusciti. Dal Ceravolo porto dietro quell’applauso dei tifosi del Catanzaro dopo il 2-0 di Ciofani: sembrava un plauso alla Cremonese, poi subito dopo abbiamo preso gol e si sono galvanizzati tutti. L’ambiente è stato condizionante, così come lo è stato stasera a parti inverite. È stato bellissimo vedere la Curva Sud».
Ha mai visto una tifoseria come quella del Catanzaro di quest’anno?
«Piazza caldissima, una curva bellissima ma straordinaria anche la nostra. Magari anche se a Catanzaro avessimo giocato di sabato, ci sarebbero stati tantissimi tifosi anche da parte nostra, quindi…».
La finale playoff come si affronta? Lei è un esperto.
«Si parte 50-50% se puoi vincere una delle due partite rimanenti. Arriviamo molto forte entrambe, il Venezia è squadra fisica, con struttura. Speriamo di portare gli episodi dalla nostra e vincere una delle due partite».
Fonte: dai nostri inviati allo Stadio Zini Andrea Ferrari e Nicola Guarneri
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