Le parole di Stroppa alla vigilia della semifinale playoff di ritorno contro il Catanzaro: «Martedì un calo di attenzione, non fisico»
Alla vigilia della gara d’andata contro il Catanzaro, mister Stroppa ha dichiarato che la Cremonese aveva il 50% di possibilità di passare il turno. Una quota al ribasso, espressa forse per scaramanzia. Ora, dopo il 2-2 maturato al Ceravolo, le chance dei grigiorossi sono aumentate: agli uomini dell’ex Monza basterà un altro pareggio per raggiungere la vincente una tra Venezia e Palermo in finale. In ogni caso, la rimonta subita lascia ancora più di uno spiraglio ai calabresi. La probabilità, d’altronde, è un semplice numero, la qualificazione va ancora conquistata sul campo. Di seguito, la conferenza stampa integrale di mister Giovanni Stroppa alla vigilia del match.
Come ci si prepara per una gara del genere dopo quanto successo all’andata? Che umore si respirava in settimana?
«Chiaramente c’è stato molto dispiacere per non avere vinto, visto come si era messa, ma, d’altro canto conosciamo benissimo i valori delle 2 squadre, e sappiamo che si riparte dal pareggio. Ora c’è il secondo tempo, con tutte le buone premesse che ci portiamo dietro proprio grazie alla prestazione dell’andata».
Abbiamo visto una grande Cremo fino al gol di Ciofani, poi si è un po’ staccata la spina…
«Sì, abbiamo smesso di giocare, abbiamo sbagliato la gestione del palleggio dopo il loro gol. Regalavamo troppo facilmente la palla e loro ci hanno ci hanno messi in difficoltà a livello di attenzione con diverse folate. Per me non è stata una flessione a livello fisico».
Vedremo uno Zini vestito per le grandi occasioni. Sarà un fattore come il Ceravolo all’andata?
«Allora, c’è stato un episodio che mi è rimasto: quando abbiamo segnato lo 0-2 i loro tifosi ci hanno applaudito come a dire che eravamo troppo forti, ma poi, subito dopo, hanno ricominciato a incitare i loro ragazzi. Io mi aspetto esattamente questo dallo Zini, tutto lo stadio deve farsi sentire nel momento del bisogno, non solo la curva».
È capitato spesso di prendere gol poco dopo aver segnato, o comunque di rischiare sulla reazione degli avversari, anche a Catanzaro. Come se lo spiega?
«Della serie dobbiamo trovare solo cose negative… Io direi che è solo un altro episodio. La mia richiesta per il rientro in campo dopo l’intervallo era quella di cercare di fare subito il secondo gol e ci siamo riusciti. Poi è un peccato averlo preso subito dopo. Ma dobbiamo solo continuare a fare quel tipo di partita lì».
Un paio di grigiorossi sono entrati in diffida, le ammonizioni influiscono sulla formazione?
«No, non le prendo in considerazione. Domani è già come una finale e dobbiamo solo pensare a passare l’ostacolo. Dobbiamo pensare a giocare come se fosse l’ultima partita».
Ci racconti le sensazioni che ha raccolto in settimana.
«Ho sensazioni assolutamente positive. La squadra si è ripresa totalmente. I ragazzi, dall’ultima giornata all’altra sera sono stati impressionanti per l’impegno mostrato in allenamento e in partita. Ci siamo confrontati anche con le immagini e con i video, a nostro modo di vedere ci sono stati più pregi che difetti martedì».
Quanto pesa la cattiveria messa in campo sul risultato di una partita come quella giocata a Catanzaro?
«Al di là dell’episodio di Abrego sul 2-2, in cui perdiamo banalmente palla a centrocampo, c’è stata anche tanta bravura dell’avversario. Noi dal canto nostro la cattiveria l’abbiamo messa in campo alla grande e con costanza».
Come sta fisicamente la squadra? Che tipo di atteggiamento si aspetta da loro?
«Mi aspetto esattamente lo stesso tipo di partita giocata al Ceravolo. Siamo tutti sul pezzo e sono tutti a disposizione».
All’andata abbiamo visto Bianchetti e Antov interpretare diversamente il ruolo, con meno spinta offensiva, più da braccetti bloccati. Era una situazione voluta?
«No, è stata semplicemente una situazione contingente a quanto successo in campo durante la partita».
Ciofani si è rivelata una scelta azzeccata, la riproporrà?
«Con Daniel abbiamo avuto un bel confronto anche a gennaio, dove gli ho espresso tutto il mio apprezzamento. Adesso gli sto dando quello che si merita. È un attaccante molto completo, mi sarebbe davvero piaciuto averlo già anni fa, in altre mie squadre. La scelta di martedì è stata azzeccata, sì, ma non dimentico gli altri, ho ben tre scelte possibili».
Come si motiva la squadra in un momento così delicato?
«Non c’è bisogno di motivare i ragazzi, l’unica cosa che ho detto loro è di non sprecare cartellini ed energie inutili. Dobbiamo essere al di sopra delle parti, concentrati e cattivi».
Ci spiega il cambio di Vazquez nel secondo tempo del Ceravolo?
«Era in affanno ed, inoltre, era ammonito. Gli altri cambi, a parte i primi due, erano quasi obbligati perché c’era stanchezza».
Fonte: dal nostro inviato Nicolò Casali
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