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Stroppa: «Il Brescia reagirà, importante l’aspetto caratteriale»
Stroppa: «Il Brescia reagirà, importante l’aspetto caratteriale»

La conferenza di mister Stroppa alla vigilia di Brescia-Cremonese: «Dobbiamo proseguire sulla nostra strada»

La Cremonese è chiamata a confermarsi nella giornata di domani, domenica 12 novembre. Alle 16.15 andrà in scena al Rigamonti di Brescia un derby dai molti significati, per i grigiorossi così come per le rondinelle, fresche di cambio in panchina. Di seguito la conferenza integrale di mister Giovanni Stroppa alla vigilia del match.

Dal Sudtirol in avanti si è vista una squadra in crescita di condizione. Dà l’idea di avere sempre le idee chiare
«Al di là delle idee l’aspetto atletico è migliorato tanto, altrimenti non avremmo fatto una partita simile contro una delle squadre dal motore migliore del campionato, come dicevo. Non è importante quante corse fai, ma come le fai. In questo gioco contano anche le gambe».

Il Brescia è una delle migliori difese insieme a Parma e Palermo con 9 reti subite. La Cremo ha dimostrato idee chiare su come incidere in questo senso. Come sarà la partita alla luce di questi due estremi?
«Sui numeri potremmo fare due discorsi. Su ciò che potremo trovare domani e su ciò che è già stato. Il Brescia viene da 4 sconfitte ma ha sempre mostrato di essere in salute e di saper fare bene entrambe le fasi. Non so cosa accadrà domani. Noi abbiamo fatto passi in avanti, ma bisogna confermarsi. Troveremo un ambiente acceso che avrà una reazione sicuramente. Da questo lato servirà un step in avanti dal punto di vista caratteriale per poter portare la gara sul piano tecnico».

L’ambiente sarà “ostile”, ma mille cremonesi saranno al seguito della squadra. Starà alla Cremo mettere in difficoltà anche i tifosi avversari.
«Trovare un ambiente ostile fa parte del lavoro, ben venga. È bello vedere così tanti tifosi a seguire i ragazzi. La loro situazione avrà sicuramente compattato squadra e tifosi, con reazione mi riferivo anche all’apporto della tifoseria. Ma è comunque bello giocare in campi dove il pubblico si fa sentire».

Quali sono le difficoltà di affrontare una squadra che arriva da un cambio di gestione tecnica e vive un momento dubbio in questo senso?
«Troviamo un nuovo allenatore e una situazione nuova, quindi forse anche una aspetto tattico diverso. Abbiamo provato ad ipotizzare delle scelte diverse, ma le incognite sono soprattutto caratteriali. Troveremo una squadra in salute in quel senso».

Come sappiamo Sarr sarà ai box per molto tempo. Ha parlato con Jungdal? Lo vede pronto per prendersi la responsabilità di sostituirlo?
«Dispiace sempre quando un ragazzo si fa male, banalmente. Ma fa parte del percorso professionale. Lo perdiamo per tutto il campionato ed è una tegola importante, ma tornerà più forte di prima. Per Andreas ben venga la Coppa Italia. Ha già giocato una partita importante, non è un esordio e sa come affrontare la partita. È assolutamente pronto».

Vazquez e Buonaiuto in coppia rimescolano le carte in fase offensiva, la mossa si può replicare con il Brescia dopo i buoni risultati visti contro lo Spezia?
«Mi piace la scelta che ho fatto, ma così come mi piacciono anche altri. Ho tante opzioni a disposizione e la possibilità di mescolare le carte anch’io. L’importante è seguire lo spartito, da esaltare con le caratteristiche individuali».

Pickel ci diceva del rapporto con la squadra e di un gruppo in crescita. Secondo lei può pagare la scelta di mantenere molti giocatori della stagione passata?
«Le difficoltà di una squadra retrocessa si vedono, sono evidenti. Queste incognite, in quel senso può andare bene o male. L’importante sono le motivazioni che indubbiamente i ragazzi possono avere, nonostante la fatica a riattaccare la spina dopo il cambio di categoria. Al mio arrivo c’erano difficoltà ma sono soddisfatto dell’atteggiamento e dell’applicazione per migliorare. La squadra cresce di giorno in giorno e sono tranquillo».

Anche la mira è stata aggiustata. Passo in avanti dal lato tiri nello specchio
«Assolutamente sì, sono d’accordo. Con lo Spezia siamo arrivati in porta tante volte ma in maniera sempre diversa. È ciò che conta».

Una partita così accesa e sentita cambia qualcosa nella preparazione dei ragazzi?
«No, da parte mia no, l’abbiamo preparata come sempre ma tenendo conto di atmosfera e responsabilità. Noi abbiamo la nostra strada da percorrere, senza nulla togliere all’importanza del match».

La gara arriva in un momento nevralgico della stagione, con la Cremo che pare aver cambiato passo. Sembra l’avversario perfetto per la situazione che sta vivendo ma è un derby e sappiamo che non esistono partite facili in B. Quanto è importante vincere anche per affrontare la sosta in un certo modo e mantenere il passo mostrato?
«Passare questo ostacolo con tre punti darebbe un segnale forte, un balzo in classifica. Non credo che capiti a fagiuolo il Brescia perché comunque per quello che ho visto e per i numeri è un ostacolo importante. È una delle migliori difese e davanti ha uomini temibili. La rosa è competitiva, altrimenti non avrebbe fatto i risultati che ha fatto fino a tre partite fa. Punto ancora il dito sull’aspetto caratteriale, dobbiamo essere pronti e fare un certo tipo di partita, altrimenti usciamo con le ossa rotte».

La lista di presenti e assenti a parte Sarr?
«Quasi la stessa della scorsa partita. Abrego ha avuto un affaticamento e non sappiamo se lo portiamo. Majer è dentro, ha lavorato bene e anche lui c’è».


Fonte: dal nostro inviato al Centro Arvedi Michele Iondini
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Michele Iondini

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