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Pickel: «Sono restato per dare di più rispetto all’anno scorso»
Pickel: «Sono restato per dare di più rispetto all’anno scorso»

Le parole di Charles Pickel rilasciate questa in conferenza stampa: «Sapevo che la Serie B sarebbe stata difficile, lo era anche in Francia»

Charles Pickel sembra essere entrato progressivamente nelle grazie di Giovanni Stroppa dopo le ultime due presenze da titolare contro Cittadella e Spezia: «Gioco sempre per fare del mio meglio per la squadra, quando sono in campo so di dover dare tutto ciò che è nelle mie possibilità. Poi è evidente che sentire la fiducia del mister è importante». Così ha parlato il centrocampista svizzero nella conferenza stampa, riportata dal sito della Cremonese, in programma questa mattina al Centro Sportivo Arvedi.

A Cremona hai conosciuto prima la Serie A e quest’anno la Serie B: come ti sembra questo campionato? Cosa ti ha portato a restare a Cremona, cosa vedi in questa squadra e che campionato pensi possa fare?
«Sapevo che sarebbe stato difficile questo campionato, è molto agonistico. Ho giocato in Serie B in Francia e anche li ho trovato un campionato molto competitivo. Non ho voluto lasciare Cremona in un momento negativo come è la retrocessione. Volevo dare di più e quindi sono rimasto: e devo dire che mi trovo bene anche in Serie B. L’anno scorso abbiamo sempre lavorato per il meglio seppure le cose non sono andate come avremmo voluto. Ci siamo sempre impegnati: è stata una stagione che ci ha insegnato molto per il futuro».

Sei uno dei giocatori che frequentano di più il centro di Cremona, come vivi la città e l’avvicinamento al derby con il Brescia e che rapporto c’è con i tifosi della Cremo? Ti hanno anche dedicato una bandiera…
«È bello vedere questo affetto dei tifosi e sentirselo addosso: noi giochiamo per loro. Anzi, senza loro non siamo nulla. Abbiamo una bella tifoseria e questa vicinanza fa davvero star bene. A Cremona vivo molto bene e spesso giro per il centro anche perché ci sono tante attività per i miei bambini. Qui mi trovo molto bene ed è stata positiva fin da subito ka relazione che si è creata con i tifosi anche fuori dal campo. Per quanto riguarda il derby in arrivo è una sfida importante, ma sono convinto che abbiamo tutto per disputare una buona partita».

L’ultima partita sei stato ammonito ma anche dopo il cartellino non hai mai tirato indietro la gamba: non hai paura di poter essere sanzionato con un altro giallo?
«È una delle mie caratteristiche quella di andare sempre al massimo e non tirarmi mai indietro anche se sono consapevole di dover stare più attento con le ammonizioni. Ma questo è il mio gioco. Il soprannome di pitbull? Me lo ha dato Jungdal per il mio modo di giocare, per la grinta che ci metto sempre. Andreas è un bravo ragazzo con belle qualità tecniche e, soprattutto, è un amico. Se domenica verrà chiamato in causa farà una buona prestazione, ha tutto per riuscirci. In questo momento, però, voglio mandare un grande pensiero affettuoso a Fallou (Sarr ndr): sono certo che tornerà dall’infortunio ancora più forte».

C’è un video al termine della partita con il Como che mostra Coda mentre sta abbracciando i tuoi compagni e trovandoti inizia a cercarti a gran voce…
«Abbiamo un bel rapporto e il suo gesto è stato davvero bello. Sono cose belle anche da vedere e dimostrano la forza del gruppo».

Nicolò Casali

Redattore

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