
Baroni nel prepartita di Cremo-Lecce: «Non possiamo sbagliare prestazione. La gara la porterà a casa chi sbaglia meno dell’altro»
Domani, domenica 22 agosto, ricomincia ufficialmente il campionato della Cremonese. Allo Zini arriva il Lecce, dell’ex mister grigiorosso Marco Baroni: «Andiamo ad affrontare una squadra forte e vera. Sta bene e ha dato continuità di guida tecnica, ha cambiato poco. Nella partita con il Torino ha fatto una partita importante – commenta in conferenza stampa il tecnico fiorentino prima di partire per Cremona –. Abbiamo massimo rispetto dell’avversario, ma anche con la convinzione di poter fare una partita importante sotto tutti i punti di vista». Prosegue poi: «Non possiamo sbagliare prestazione, dobbiamo mettere dentro qualità, corsa, compattezza. La gara la porterà a casa chi sbaglia meno dell’altro. Si gioca e si lotta per la vittoria. Sono concentrato sulla nostra prestazione, è da lì che passano i risultati».
CAMPIONATO – Riguardo la definizione “A2” affidata al campionato appena cominciato, mister Baroni si esprime così: «Sono cose che si scrivono. Tra i due campionati c’è sempre molta distanza e questo lo dicono i numeri. Spesso le squadre che salgono non riescono a compensare il divario nel primo anno». Aggiunge: «Ci sono squadre importanti, che hanno fatto campagne acquisti di livello nonostante la situazione di disagio economico. È un campionato bello, affascinante, di livello medio-alto. Si parte tutti sulla stessa linea, a lungo andare sono i dettagli a fare la differenza».
LA SQUADRA – Il mister ha le idee molto chiare su come intende seguire i suoi ragazzi. «Voglio far capire alla squadra che non esiste titolare e non titolare, esistono le opportunità. Noi guardiamo il minutaggio, siamo attenti ai chilometri percorsi durante la settimana da parte dei giocatori». Prosegue dicendo: «In tutti i ruoli ci deve essere sana competizione tra i giocatori. Un campionato così difficile e complicato, dove ci sono le tre partite in una settimana, occorreranno tutte le risorse. Cercherò di esaltare le qualità di tutti i miei giocatori. È attraverso l’esaltazione del singolo che poi riusciamo ad aumentare il valore della squadra. Non credo nell’individualità, è il collettivo che si teme».
CINQUE CAMBI – Sono stati regolamentati, anche per questa stagione, i cinque cambi durante le partite. «È una norma migliorativa. È inutile avere rose così grandi e soli tre cambi. Spero che questa cosa possa poi rimanere – sostiene Baroni -. Dà l’opportunità di cambiare volto alla gara. Se poi guardiamo le statistiche, dove spesso i risultati vengono cambiati nelle ultime frazioni di gioco, dove i cambi possono fare la differenza: la condizione fisica, la tenuta mentale. Le partite durano 95-97 minuti, bisogna lavorare per correre fino in fondo, ma nella stessa misura sarà importante avere queste opportunità».
I TIFOSI – Con la riapertura parziale degli stadi, l’argomento tifosi rimane comunque molto delicato: «Il saluto di ieri dei tifosi è stato bellissimo. Ho interrotto volentieri l’allenamento. In questo periodo dove lo stadio spesso ha dovuto fare a meno della parte più bella, tutto ciò che riavvicina la squadra ai tifosi è qualcosa di meraviglioso. Ci hanno ricordato qualcosa di importante: di sudare la maglia, è un input che mi porto sempre addosso».