
Dopo Benevento e Palermo anche il Lecce cade a Cremona: i grigiorossi sono quarti per rendimento interno
Allo Zini non si passa, orami è legge. Dopo terza e quarta in classifica, la Cremo stritola anche il Lecce secondo alle spalle degli innominabili. La doppietta di Strizzolo lancia i grigiorossi verso la salvezza: ora sono 8 i punti di vantaggio sui playout a 6 giornate dal termine.
Vista salvezza. Non è ancora finita, è vero: guai a rilassarsi. Alla Cremo mancano almeno altri due punti (probabilmente tre) e la prossima sfida con il Crotone può già dire molto: non perdere in Calabria sarebbe un altro passo importante verso la permanenza nella serie cadetta. Occhio però a non cogliere alcuni segnali: nonostante undici punti nelle ultime cinque partite e l’uomo in più per un’ora abbondante la Cremo ha dato segnali di cedimento che sarebbe pericoloso sottovalutare.
Solo Lecce. Nella prima ora di gioco c’è stata una sola squadra in campo e non è stata quella grigiorossa. Nonostante l’uomo in più dal 24’ per l’espulsione di Vigorito (finalmente Strizzolo ha visto concretizzarsi le sue estenuanti corse sulle difese avversarie) il Lecce non ha mai abbassato la pressione, costringendo la Cremo sulla difensiva. Gli ospiti hanno avuto diverse occasioni per passare: hanno colpito due legni, prima con La Mantia e poi con il mancato grigiorosso Meccariello, che ha pure costretto Agazzi al secondo miracolo in pochi giorni dopo il volo su Diamanti nel match di Livorno.
Ritmo compassato. Forse con la pancia piena dopo la vittoria in trasferta nel turno infrasettimanale, i grigiorossi hanno faticato a trovare il ritmo partita. Con gli uomini di Liverani pronti a pressare alto a soffocare la manovra, la Cremo non è mai riuscita a organizzare un gioco fluido. Castagnetti ha fatto almeno due passi indietro rispetto alla buona prestazione offerta contro il Verona: annientato dal ritmo del Lecce, non è riuscito a sfruttare la sua qualità. Anzi, il centrocampista ex Empoli è mancato proprio nel servizio ai compagni, sbagliando spesso la misura di passaggi e lanci, solitamente il pezzo forte della casa.
Con la testa. Come contro il Livorno, c’è molto di Rastelli in questa vittoria. L’allenatore grigiorosso non si è fatto prendere dalla frenesia e dopo l’espulsione non ha ceduto alla tentazione di andare all’assalto di un Lecce più pimpante dal punto di vista atletico. Ha lasciato sfogare gli ospiti, ha ringraziato la dea bendata sui pali e Agazzi sulla conclusione di Meccariello, e ha fatto le mosse giuste al momento giusto. Per sfruttare l’uomo in più non ha modificato l’assetto e ha inserito Piccolo per Carretta. La scelta di non intasare gli spazi in attacco e aggiungere invece qualità si è rivelata decisiva: il primo gol è nato da una giocata di Castrovilli, il secondo da un cross di Piccolo servito ancora da Castro.
Castro (ri)nascente. Tornato dall’infortunio e lanciato in mezzo al campo, Castrovilli sembra un altro giocatore. Il periodo di involuzione dello scorso inverno sembra alle spalle: il giocatore svogliato e poco concreto delle ultime partite del girone d’andata sembra lontano parente di quello visto tra Livorno e Lecce. Certo, la tentazione del tocco di tacco resta, ma giocando a centrocampo Castro deve restare mentalmente sempre nel match. Anche nel primo tempo in sofferenza della Cremo ha dimostrato un’applicazione tattica non indifferente, andando a scalare in difesa a coprire gli inserimenti dei centrocampisti leccesi.
Strizzolo boom boom. Tra le buone notizie non possono mancare le prime due reti di Strizzolo in maglia grigiorossa. Che non fosse un bomber si era capito, ma la casella zero alla voce gol fatti strideva un po’ dopo nove presenze con la maglia della Cremonese. I due gol contro il Lecce scacciano i fantasmi e premiano il lavoro di un attaccante che ha sempre lottato, come dimostrano i tanti cartellini presi. La speranza è che le prime reti di un attaccante nel 2019 (l’ultimo gol di una punta era quello di Piccolo contro il Perugia nell’ultima partita del 2018) siano di buon auspicio per il finale di stagione: ora tocca a Montalto sbloccarsi, magari già dalla partita di Crotone.
La dure Lecce dello Zini. Con i tre punti contro il Lecce la Cremo diventa la quarta squadra ad aver fatto più punti in casa: in questa speciale classifica sarebbe dietro solo a Brescia, Lecce e Pescara, a 29 punti come il Benevento (anche se con una gara in più). Come sottolineava il trend descritto qualche settimana fa, la Cremo sembra imbattibile con le prime della classe: contro Lecce, Palermo e Benevento sono arrivati nove punti allo Zini. Seconda, terza e quarta sono cadute a Cremona. Manca solo la prima.