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Gaetano, serve di più. Il cambio di ruolo per svoltare
Gaetano, serve di più. Il cambio di ruolo per svoltare

Se la fase offensiva latita è anche perché il trequartista Gaetano non si è ancora “sciolto”. Ora arretrerà il suo baricentro

Il 4-3-1-2 sembrava disegnato su misura per lui, dopo qualche mese fuori ruolo per esigenze tecnico-tattiche, ma Gianluca Gaetano non sta riuscendo a imporsi nemmeno alle spalle della coppia d’attacco, in quella che dovrebbe essere la sua comfort zone. Ed essendo lui il ‘numero 10’ designato, è chiaro: il grosso della responsabilità della manovra offensiva passa dai suoi piedi. Se non nei gol, almeno negli assist. E invece, al momento, il suo bilancio nei passaggi vincenti è fermo a quota 0, mentre soltanto una deviazione della barriera del Lecce gli ha regalato la prima rete stagionale (in campionato).

NUOVA VITA – Ora, con il passaggio al 3-5-2, il talento classe 2000 scuola Napoli vedrà arretrare il proprio raggio d’azione, ma con licenza ovviamente di offendere. Alla Hamsik, per intenderci, perché, come ricordato anche da Bisoli, le sue qualità non possono essere disperse. E quindi dovrà giocarsi il posto con le varie mezzali che, dal canto loro, conoscono i segreti del mestiere.

I PRECEDENTI – Tale metamorfosi può far ricordare la parabola ascendente di Castrovilli, arrivato alla Cremonese come trequartista con Tesser, spostato in fascia da Mandorlini e che, da interno di centrocampo con mister Rastelli, ha conquistato la Nazionale con la Fiorentina. Ovviamente ogni caso fa storia a sé anche perché stiamo parlando di giocatori con caratteristiche e peculiarità diverse.

Nicolò Casali

Redattore

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