
Con il coltello tra i denti la Cremonese espugna il Libero Liberati grazie a un gol di Coda e trova i primi tre punti in campionato
Evidentemente un anno di Serie A non è bastato. La Cremonese ricomincia a vincere tra la sofferenza, dopo una partita maschia e grintosa sotto una pioggia scrosciante. Le buone notizie sono poche. I tre punti, il gol di Coda (bomber vero) l’affidabilità della difesa. Ballardini e la squadra devono ancora crescere molto.
SUBITO TITOLARE – Ora ne abbiamo la prova, Vazquez falso nove era più una necessità che un’idea. Ballardini schiera subito Coda al centro dell’attacco, con Zanimacchia a destra e il Mudo a sinistra, ma libero di svariare. Nel centrocampo a tre c’è Castagnetti davanti alla difesa, Abrego e Pickel sono le mezzali. Dietro il turnover dei terzini porta in panchina Quagliata, dentro quindi Ghiglione e Sernicola, per l’occasione terzino sinistro. In mezzo alla difesa esordio in Serie B per Lochoshvili che fa coppia con Ravanelli. A difendere i pali sempre Sarr.
CON IL FALSO VAZQUEZ – Il 4-3-3 della Cremonese è mascherato da Vazquez. L’argentino parte largo a sinistra ma si accentra spesso, lasciando campo alle discese di Sernicola e Abrego. Al centrocampista ex Godoy Cruz è chiesto un doppio lavoro, perché non solo deve inserirsi ma anche ripiegare, visto che in fase difensiva il Mudo va a fare la seconda punta. Nella prima frazione la Cremo palesa i soliti limiti, solo mascherati da Coda. All’ex Genoa basta una mezza palla in area per creare un’occasione da rete. I cross di Ghiglione sono invitanti ma rari, perché il terzino non riesce quasi mai ad arrivare sul fondo e quando mette in mezzo dalla trequarti non ottiene buoni risultati. Dall’altra parte Sernicola si scontra con le difficoltà del piede invertito e non può produrre la stessa qualità che offre quando gioca sull’out destro.
LA TERNANA C’È – Sotto una pioggia insistente la Ternana la mette sul fisico e pur lasciando a riposo Sarr ogni tanto mette il nasino nella metà campo grigiorossa, stazionando con pericolosità al di fuori dell’area di rigore. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 senza grossi sussulti, ma sono tanti i grigiorossi sotto la sufficienza. Zanimacchia, alla terza da titolare, non ne azzecca una, Castagnetti non trova le solite linee di passaggio e rischia con un’entrata ai limiti, Pickel non sembra aver beneficiato del salto indietro di categoria.
TERNING POINT – Mentre Coda si mangia il vantaggio sull’unica giocata degna di nota di Zanimacchia, arriva l’episodio che cambia il match. Un Ravanelli troppo aggressivo si piglia un secondo giallo evitabile e lascia la Cremonese in dieci. Il rosso è un elettroshock e i grigiorossi si svegliano di soprassalto. Il Mudo e il neoentrato Collocolo guadagnano un prezioso corner, Castagnetti pennella, un gigantesco Lochoshvili svetta e Coda rende inutile il miracolo di Iannarilli, facendosi perdonare l’errore di pochi minuti prima.
SOFFERENZA E TRE PUNTI, MA BISOGNA MIGLIORARE – Nell’ultima mezz’ora la Cremonese fa quadrato, soffre e porta a casa i primi tre punti della stagione. C’è tanto di Sarr, decisivo in almeno due circostanze, ma anche di Vazquez e di Ballardini. Nonostante l’uomo in meno il mister lascia in campo le due punte e il Mudo ripaga con classe ed intelligenza, congelando il pallone e prendendosi falli a destra e a sinistra (a fine gara saranno 6 le punizioni guadagnate). La vittoria di misura contro una Ternana in difficoltà (tre sconfitte nelle prime tre) non deve far pensare che tutti i mali siano spariti. C’è ancora tanto, tantissimo da migliorare in questa squadra che per la profondità e la qualità dell’organico ha l’obbligo di imparare a superare le difficoltà della categoria. Le difese chiuse non possono più essere un alibi, perché d’ora in avanti saranno la regola, non l’eccezione.