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Cremonese, presto che è tardi
Cremonese, presto che è tardi

La Cremonese vince ma non convince: i grigiorossi battono il Bari e passano il turno in Coppa Italia, domenica c’è già il Cosenza

“Presto che è tardi”, diceva il Bianconiglio ad Alice. Potremmo dare lo stesso consiglio a questa Cremonese, che passa sì il turno di Coppa Italia ma senza convincere fino in fondo. Gli alibi sono tanti, a partire da un tardivo ritiro in montagna che ha inevitabilmente ingolfato le gambe. Domenica però si fa sul serio, e sappiamo per esperienza quanto caro si possano pagare le partenze ad handicap.

SEMPRE A TRE – La partita contro il Bari ha rotto gli indugi. Quest’anno la Cremonese giocherà ancora a tre, la difesa a quattro sarà solo una piacevole alternativa. Contro il Bari Stroppa si affida agli uomini dello scorso anno: le uniche eccezioni sono Fulignati in porta e Vandeputte, schierato da mezzala alla Buonaiuto Vazquez Falletti Johnsen. Davanti c’è Tsadjout in coppia con il norvegese.

SOLITA CREMO – I grigiorossi ripartono da dove avevano finito. Il possesso è della Cremo, il pressing alto costante anche se le gambe non vanno ancora come dovrebbero. Il Bari prova a scappare in contropiede con Lasagna, abile a rubare il tempo a un Ravanelli ancora in fase di rodaggio. Vandeputte non riesce a trovare le zolle per incidere, Johnsen evidenzia i soliti limiti di quando gioca spalle alla porta. Il primo tempo fila via liscio come un weekend estivo a Milano Marittima.

RIPRESA FRIZZANTINA – I cambi e il sole calante permettono di vedere qualcosa di meglio nel secondo tempo. Vazquez, entrato per l’infortunato Johnsen, approfitta dei ritmi bassi per disegnare calcio e colpisce un palo clamoroso dal limite dell’area. De Luca dà profondità e quando Castagnetti, sempre sugli scudi, trova la verticalizzazione giusta il cigno timbra il cartellino con un pallonetto chirurgico. Come tante volte nella passata stagione però i grigiorossi concedono alla prima occasione, con Oliveri che punisce Fulignati. Il black-out grigiorosso permette agli ospiti di andare vicino al gol in almeno due occasioni in pieno recupero, ancora con Oliveri e con Pucino. I rigori alla fine diranno Cremo, con l’ultimo acquisto Bonazzoli che decide la prima gara stagionale.

LUCI E OMBRE – La Cremo centra l’obiettivo di passare il turno. I grigiorossi evidenziano gli stessi pregi e difetti dello scorso campionato. La squadra di Stroppa ha una grande potenziale e sembra talmente forte che schiaccia gli avversari anche senza volerlo. Il grande materiale tecnico a disposizione e il dominio sul campo non si traducono però nel risultato. I tanti alibi – in primis il tardivo ritiro in altura – non sono tuttavia sufficienti a nascondere i difetti della squadra. In campo c’era un solo giocatore di movimento diverso rispetto alla passata stagione, eppure certi meccanismi non sembrano ancora assodati. Basteranno gli innesti di De Luca e Bonazzoli a dare il boost decisivo a questa squadra? Difficile dirlo ora. La certezza è che domenica a Cosenza si inizia a fare sul serio.

Nicola Guarneri

Direttore Responsabile

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