
Approfittiamo della sosta invernale per dare i voti alla prima parte di stagione della Cremonese: scocca l’ora dei centrocampisti
È tempo di bilanci in casa Cremonese dopo una prima parte di stagione decisamente al di sotto delle aspettative. Il quarto posto in classifica non dice tutto: sono ben 13 i punti di distanza dalla zona promozione, 8 quelli dal terzo posto. Approfittiamo della pausa invernale per dare i voti al campionato dei grigiorossi: nella terza puntata scocca l’ora dei centrocampisti.
IL VOTO AI PORTIERI
IL VOTO AI DIFENSORI
BERTOLACCI, sv.
BUONAIUTO, voto 5.5
Causa infortunio salta la prima parte di stagione. Rientra con il botto a Brescia, siglando il gol del 3-1 che dà il via al tentativo di rimonta. Nel resto del campionato ha pochi spunti (l’assist per Vazquez contro la Juve Stabia), quando viene schierato con regolarità da mezzala sinistra risulta deludente: l’applicazione non si discute, il passo però non sembra più essere quello dei tempi migliori. Non è il solo in rosa ad avere il parziale alibi di non essere stato schierato nel ruolo in cui si esprime al meglio.
CASTAGNETTI, voto 6.5
Gli anni passano, la Casta-dipendenza no. Resta uno dei pochi insostituibili in rosa, anche per colpa di un mercato incompleto: lo stesso Michele avrebbe beneficiato della presenza di un giovane da far crescere alle sue spalle. Vive un solo periodo di appannamento, quando durante la gestione Corini deve giocare in un centrocampo a due. Con lo Stroppa-bis torna a giocare su livelli altissimi, accoppiando qualità e sostanza per tutta la partita (da non dimenticare i due salvataggi clamorosi contro Sampdoria e Brescia).
COLLOCOLO, voto 7
Forse la soluzione migliore per il centrocampo della Cremo sarebbe clonare Collocolo per avere due mezzali complete in entrambe le fasi. L’ex Ascoli conferma quanto di buono fatto vedere nel primo anno in grigiorosso: ha mezzi atletici sopra la media, i suoi recuperi esaltano lo Zini, così come le sue percussioni a spaccare le squadre avversarie. A metà anno ha già eguagliato i gol (4) della passata stagione che ne fanno il vicecapocannoniere alle spalle di Vazquez. Ha le potenzialità per arrivare in doppia cifra.
MAJER, voto 5.5
Nonostante una stagione da comprimario e le sirene del mercato decide di restare a Cremona, dove è destinato a fare il vice-Castagnetti (lui che ha sempre giocato da mezzala). Purtroppo non ci si inventa registi. Si applica con professionalità, tuttavia i limiti sono evidenti. Predilige il dialogo nello stretto e raramente cambia gioco ad allargare l’azione, cosa fondamentale quando si affrontano squadre chiuse. Come ogni sessione di mercato sembra destinato a partire, probabilmente a fine gennaio sarà ancora in rosa.
MILANESE, voto 5.5
In estate non si concretizza la sua cessione e resta quindi alla corte di Stroppa, che dopo averlo lasciato per mesi in panchina lo schiera titolare a sorpresa contro Samp e Cesena. L’ex Roma si fa trovare pronto e sfodera prestazioni di livello che lo candidano a una maglia da titolare sul centrosinistra dove la Cremo non ha ancora trovato una soluzione affidabile. Mezzo voto in meno per quell’errore che costa la vittoria nel derby contro il Brescia: coraggio, è da queste situazioni che i giocatori crescono e migliorano.
PICKEL, voto 5
Dopo un anno di ballottaggi nel nuovo campionato parte dietro Collocolo, designato titolare. Quando viene chiamato in causa non riesce a incidere, facendo emergere principalmente i suoi difetti e mai i pregi. È spesso nervoso, rischia a più riprese l’espulsione e non offre nemmeno il contributo offensivo della passata Serie B, quando nonostante alti e bassi chiuse con 3 gol e 2 assist.
VANDEPUTTE, voto 5.5
Il colpo da novanta del mercato estivo è questo belga che lo scorso anno ha sfiorato la “doppia doppia” (9 gol e 14 assist con la maglia del Catanzaro). Ben presto tuttavia emerge un’incomprensione tattica, visto che Stroppa lo schiera da mezzala (seppur con licenza di allargarsi sulle zolle preferite). Lui stesso non incappa nel suo anno migliore, visto che anche quando viene schierato nel ruolo ideale (nella gestione Corini) non incanta. Finisce l’anno in crescita con il gol che decide la trasferta di Cesena e la buona prova contro il Brescia: la sensazione è che il destino della Cremo dipenderà molto dal suo 2025.
VAZQUEZ, voto 7.5
È il Mudo, bellezza! Che stagione straordinaria per Vazquez, che in estate sembrava a un passo dall’addio dopo un campionato ben al di sotto delle attese. L’argentino si carica la squadra sulle spalle e non si limita a colpi di suola e giocate illuminanti: sono ben 8 le reti in campionato, più del 30% delle realizzazioni della squadra portano il suo nome. Da sottolineare anche la sua incredibile integrità fisico: dopo aver saltato l’esordio contro il Cosenza partecipa a tutte le gare stagionali, è il grigiorosso di movimento con più presenze (19) insieme a Bianchetti e Zanimacchia.